“Lo stato di salute del calcio italiano ha bisogno di una serie di interventi per essere all’altezza degli altri campionati, dalle infrastrutture all’inserimento delle seconde squadre. Senza stadi adeguati sarà difficile attrarre nuovi talenti e in secondo luogo valutare l’introduzione delle seconde squadre per un vero progetto sportivo. L’anno scorso quando ci siamo trovati in difficoltà verso la metà di ottobre Rugani avrebbe potuto avere una serie di presenze in prima squadra». Sono queste le priorità per il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, per salvare il Calcio italiano Spa.
Quanto al club Agnelli ha ricordato come dopo Buffon e Chiellini nel novembre scorso e Marchisio a inizio luglio, sia fondamentale il rinnovo fi Bonucci con un quinquennale fino al 2020. “Con Leo ho condiviso in tutto e per tutto i cinque anni della mia presidenza. Fu il secondo acquisto della mia gestione. In questo periodo Leo è cresciuto molto, come uomo e come giocatore, e la sua crescita ha avuto il culmine nella finale di Champions League. Proprio quella finale deve far capire a chi fa parte di questo gruppo che oggi ha una visibilità internazionale e aspettative superiori». Se prima era considerato un giovane, oggi ha un’altra responsabilità.
“Sarà un piacere vedere come ora sapra’ far crescere i nuovi arrivati che guarderanno anche a lui per sapere come muoversi, come rialzarsi nei momenti di difficoltà. Leo, Buffon, Chiellini, Marchisio, Barzagli confermano quella che è sempre stata la linea della Juventus: un blocco di giocatori italiani capace di guidare la squadra e di rappresentare un punto fermo anche in Nazionale”. Il futuro si chiama “Zaza, Rugani, Sturaro… Giovani che tra quattro o cinque anni dovranno essere in grado di prendere in mano la Juventus”. Sulla prossima stagione Agnelli non ha dubbi: “«Il primo vero avversario della Juventus sara’… la Juventus stessa. Starà a noi acquisire consapevolezza con questa nuova squadra”.