La Lazio si appresta ad approvare un bilancio di Gruppo per il 2015 ancora in utile, sia pure in lieve calo da 7 a 5,8 milioni. Il club di Claudio Lotito nella scorsa stagione ha registrato un giro d’affari di 110,9 milioni (contro i 107,5 della stagione 2013/14). Il fatturato al 30 giugno 2015 è costituito, nel dettaglio, da ricavi da gare per 9,6 milioni (7,2 nella stagione precedente), diritti Tv nazionali per 46,7, diritti tv Uefa per 22 milioni (contro i 4 della stagione 2013/14), proventi media versati dalla Lega per 15 milioni (grazie alla finale raggiunta in Coppa Italia), sponsorizzazioni, pubblicità e merchandising per 9,4 milioni (contro i 12,7 del 2013/14). A fare la differenza, in senso negativo, è stata la drastica riduzione delle plusvalenze pari ad appena 0,5 milioni a fronte dei 23 milioni ottenuti dalle cessioni l’anno prima. Ad ogni modo, andrà verificato in sede di approvazione del bilancio la provenienza dei 22 milioni di diritti tv Uefa dato che nella stagione 2014/15 la Lazio non ha preso parte a competizioni internazionali.
Quanto ai costi della produzione restano stabili intorno ai 100 milioni. Tra i costi operativi sono saliti quelli relativi al personale pari a 60,9 milioni nella stagione 2014/15 a dispetto dei 52,4 della stagione 2013/14 (con gli ingaggi aumentati da 49 a 58 milioni). Tuttavia sono stati compensati con un taglio alle spese amministrative di 5 milioni e da altri rispermi. Gli ammortamenti dei cartellini viaggiano a quota 14,5 milioni.
Nella sessione estiva del calciomercato 2015 sono stati acquistati a titolo definitivo quattro giocatori per un costo di 21 milioni e altri quattro sono stati tesserati a parametro zero. Viceversa sono stati ceduti due giocatori con un risparmio di 4,2 milioni e una plusvalenza di 1,9 milioni. Sono stati dati in prestito cinque giocatori con un risparmio complessivo di 2,4 milioni e risolti i contratti di tre giocatori con un risparmio di 4,4 milioni.
Nel progetto di bilancio, infine, si chiarisce che “L’affermarsi dei giovani calciatori nel campionato di seria A, con il conseguente incremento di valore sul mercato, il proseguo nel percorso di ristrutturazione della prima squadra compiuto nella campagna trasferimenti estiva 2015/2016, i continui successi ottenuti a livello giovanile, che permettono di disporre di un serbatoio competitivo da cui attingere, le norme nazionali entrate in vigore che prevedono una rosa massima di 25 elementi per la prima squadra, consentono la ragionevole attesa di conseguire gli obiettivi prefissati per la prossima stagione e di adempiere agli impegni finanziari assunti”. Il futuro del club, fallito l’accesso ai gironi di Champions, si giocherà dunque sulla perdurante attenzione ai costi e soprattutto sulla valorizzazione dei giovani talenti biancocelesti come Keita e Cataldi.