La Uefa continua a dare segnali di sviluppo sul piano economico. Gli introiti della federazione calcistica europea crescono a ritmi record, come evidenziato nel corso del congresso straordinario tenutosi nel pomeriggio di ieri a Zurigo. Il bilancio al termine della stagione 2014/15 si è chiuso con introiti complessivi pari a 2,099 miliardi di euro, in aumento del 21 per cento rispetto alla stagione precedente, con spese pari a 2,127 miliardi. Le riserve da 530,7 milioni di euro bastano e avanzano per ricoprire il deficit da 27,9 milioni. La maggior parte dei ricavi proviene dalla Champions League (1,497 miliardi di euro, il 71% del monte introiti complessivo) davanti alla vendita dei diritti delle gare di qualificazione a Euro 2016 (17%) ed all’Europa League (12%). L’81 per cento della somma globale proviene dalla vendita dei diritti tv. A club e federazioni nazionali sono stati distribuiti 1,57 miliardi di euro. Il budget per la stagione 2016/17 prevede introiti per 2,787 miliardi di euro.
In attesa di conoscere la decisione del Tas sulla squalifica di Michel Platini, la Uefa non ha proposto un piano B per la presidenza, lasciando dunque tutto in sospeso. In apertura di congresso, il vice presidente vicario Angel Maria Villar Llona ha fatto gli auguri a Platini nella sua “lotta per continuare a difendere la propria onestà ed il proprio onore, di cui personalmente sono convinto. Spero rivederlo rapidamente di nuovo fra di noi”. Il Congresso ha inoltre approvato una modifica degli statuti per far sì che almeno una donna venga eletta in seno all’esecutivo. La prima sarà scelta dal congresso ordinario previsto il 3 maggio a Budapest.