Torna la legge Beckham. Il decreto abrogato nel 2010 che prevedeva un’aliquota di tassazione al 24% per i lavoratori stranieri in Spagna è stato reintrodotto dal governo Rajoy, ma con una differenza di base: il decreto sarà applicabile solo a chi guadagna meno di 600 mila euro, ovvero l’opposto rispetto a quanto previsto nel 2005, quando a beneficiarne erano proprio coloro che dichiaravano introiti superiori ai 600 mila euro annui. Un cambiamento che eviterà dunque particolari stravolgimenti nelle strategie di mercato del calcio internazionale, ma che porta particolari interessi all’interno della Liga.
Il decreto, reintrodotto da Hacienda nella nuova riforma fiscale spagnola, è stato modificato proprio per limitare i vantaggi fiscali dovuti dall’ingaggio di sportivi stranieri. Da questo decreto, infatti, sono espressamente escluse le relazioni lavorative con sportivi professionisti. Una mossa per evitare quanto successo negli anni a cavallo tra il 2005 e il 2010, quando la Liga spagnola era diventata una meta ambita dai giocatori stranieri non solo per una questione di prestigio, ma anche per una minore pressione fiscale.
I presidenti delle squadre della massima divisione spagnola attendono di conoscere i dettagli della nuova riforma fiscale, nella quale è stato inserito questo nuovo decreto. La speranza è quella di vedere diminuire la famigerata aliquota del 54%, tra le più pesanti in Europa. Il decreto, inoltre, sarà attuabile soltanto sui nuovi contratti e non sui contratti in essere: sui 600 mila euro verrà versato il 24%, mentre per il resto sarà versato il 45%.
Per gli sportivi professionisti stranieri e non che, sotto contratto con squadre spagnole, hanno anche una residenza in Spagna, la tassazione sarà del 45% fino al 2015, quando passerà al 47% per tutti i redditi al di sopra dei 60 mila euro annui. Per rientrare nel regime imposto dal nuovo decreto, bisogna non avere risieduto in Spagna per almeno dieci anni precedenti al nuovo insediamento nel territorio spagnolo, e si potrà beneficiare delle agevolazioni per cinque anni.