La Lega calcio tedesca (Dfl), che organizza la Bundesliga, ha rinunciato a un accordo con investitori privati, dopo le forti proteste dei gruppi di tifosi contro il progetto. “Alla luce degli attuali sviluppi, non sembra più possibile proseguire con successo il processo”, ha spiegato Hans-Joachim Watzke, portavoce dell’esecutivo della Dfl, dopo una riunione a Francoforte.
La maggioranza dei due terzi dei 36 club della Bundesliga e della seconda divisione aveva votato a dicembre per coinvolgere un partner strategico in un accordo da un miliardo di euro per un massimo di 20 anni per una quota dei ricavi delle licenze derivanti dalla vendita dei diritti media. Cvc Capital è stato l’unico offerente rimasto dopo il ritiro della scorsa settimana della società di private equity Blackstone. I tifosi, però, pensano che il profitto sarà anteposto a loro e alla tradizione, e da settimane protestano lanciando oggetti in campo, per lo più palline da tennis, provocando lunghe interruzioni delle partite di Bundesliga e di seconda divisione. “Il calcio professionistico tedesco si trova nel bel mezzo di una prova cruciale. La sostenibilità di una conclusione positiva del contratto, in termini di finanziamento dei 36 club, non può più essere garantita viste le circostanze dell’associazione”, ha aggiunto Watzke.
Recentemente ci sono state anche richieste per una nuova votazione sulla questione. Secondo alcune indiscrezioni i 24 voti a favore dell’accordo sarebbero stati raggiunti solo perché l’amministratore delegato dell’Hannover e azionista di maggioranza Martin Kind avrebbe votato contro gli ordini del club e a favore. Ciò potrebbe violare la regola 50+1 del calcio tedesco, secondo la quale il club ha l’ultima parola. Kind si è rifiutato di rivelare come ha votato, dicendo che si trattava di una votazione segreta. Watzke ha riconosciuto che la Dfl non poteva negare che gli eventi legati al voto di Hannover abbiano portato ad una mancanza di ampia accettazione del risultato. “Considerando la grande risorsa che abbiamo nelle nostre mani con la regola del 50+1, non dobbiamo ignorarlo”, ha precisato Watzke, secondo cui una nuova votazione solleverebbe ulteriori questioni giuridiche riguardo alla decisione presa a dicembre. “Evitare questo e tornare a una partita ordinata deve essere l’obiettivo primario della Dfl”, ha sottolineato.
Secondo un sondaggio, la metà dei tifosi tedeschi è contraria a un partner strategico per la Dfl e oltre il 50% ritiene opportune le proteste in corso contro un simile investitore. Il 18 e 19 febbraio l’agenzia di marketing sportivo One8y ha chiesto a 1.006 tedeschi interessati al calcio informazioni sulla questione controversa e il 46% ha dichiarato di essere contrario a un investitore, il 33% era a favore di un partner esterno e gli altri non avevano alcuna opinione o non volevano rivelarlo.