Zamparini vende il Palermo, ancora una volta. Dopo l’affare Baccaglini, finito decisamente male, Zamparini avrebbe ceduto il 100% delle quote ad un investitore ancora ignoto. Se l’epilogo della prima operazione lo conoscono ormai tutti, con Baccaglini nominato addirittura presidente, salvo poi far volare gli stracci ad un giorno dal closing e interrompere ogni trattativa, di questa trattativa filtra pochissimo. L’imprenditore friulano si è sempre appellato a presunti patti di riservatezza che imporrebbero il silenzio sull’identità dell’acquirente, che stando a quanto è stato riportato dalla stampa locale sarebbe un gruppo quotato in borsa, con base a Londra, che si è portata in avanti nelle trattative dopo le reciproche accuse tra Zamparini e un altro aspirante acquirente, quel Raffaello Follieri che giusto qualche mese fa tentò la scalata al Foggia, finendo misteriosamente fuori dai radar.
Ad annunciare il buon esito delle trattative per il passaggio di proprietà del Palermo è Financial Innovations, l’advisor dell’operazione, “incaricato dalla Proprietà della U.S. Città di Palermo S.p.A. a seguire la cessione della Società Sportiva”, tramite un comunicato nel quale annuncia che “uno degli investitori, che nei giorni scorsi aveva manifestato l’interesse a rilevare la Società, ha completato i propri approfondimenti e confermato l’acquisizione del 100% delle azioni della Società in oggetto”. Quindi c’è già il passaggio di proprietà? Non esattamente, perché “per la firma definitiva saranno necessari ancora alcuni giorni per consentire alle parti di espletare le necessarie formalità”. Quindi ancora non è stato firmato l’atto per la cessione del Palermo, che però viene “ufficialmente” indicato come ceduto ad un nuovo soggetto del tutto ignoto.
Non potrà rimanere a lungo nell’ombra, questo è certo. Le norme federali, dopo quanto avvenuto a Parma nel 2015, prevedono che chiunque prenda possesso di oltre il 10% delle quote di un club professionistico debba presentare garanzie finanziarie e personali, tra cui il certificato penale. Una norma adottata proprio per evitare casi di proprietà-ombra e far venire allo scoperto chi è davvero alle spalle delle società calcistiche. Solo che questi obblighi vanno espletati solamente a cose fatte, quindi a passaggio delle quote già avvenuto. Cosa che, evidentemente, non è ancora stata fatta, nonostante l’annuncio ufficiale di una cessione dell’intero pacchetto azionario. Un annuncio che arriva all’indomani della notizia riguardante la prosecuzione delle indagini che vedono coinvolto Zamparini, l’ex presidente Giammarva, l’avvocato Di Trapani e il giudice Sidoti, con l’accusa di rivelazione di segreto d’ufficio e corruzione, successiva a quella che ha portato il Tribunale del Riesame a chiedere i domiciliari per il patron rosanero (misura non esecutiva prima della pronuncia della Cassazione).