In attesa delle riforme previste per il 2020, la Fifa è al lavoro per regolamentare i compensi previsti per i procuratori nei trasferimenti dei calciatori in sede di mercato. Il Football Stakeholders Committee ha proposto un limite alle commissioni per gli agenti e ai prestiti per evitare casi di conflitto di interessi, misure che verranno sottoposte al Consiglio Fifa che si terrà il prossimo 24 ottobre. Nella stessa riunione verranno inoltre valutate le altre misure che dovrebbero entrare in vigore a partire dal 2020, tra cui la creazione di un nuovo albo per gli agenti, dopo la “deregulation” del 2015 varata da Blatter.
Le proposte del comitato (che vede al proprio interno la vicepresidente Evelina Christillin, l’ad del Milan Gazidis e l’ex dirigente di Milan e Roma Umberto Gandini) riguardano l’adozione di un tetto sulle commissioni per gli agenti. In caso di trasferimento di calciatori, l’onere per i club non deve superare il 10% del conguaglio, mentre prendendo come parametro lo stipendio del calciatore, non deve andare oltre il 3% della retribuzione dell’assistito. Viene inoltre chiesto di limitare la possibilità da parte degli agenti di rappresentare sia il giocatore che un club, in modo da evitare conflitti di interesse. Queste richieste si aggiungono a quelle già valutate in passato dalla Fifa, come la pubblicazione delle commissioni ricevute da tutti gli agenti.
Nella riunione del Consiglio del prossimo mese verranno valutate anche le proposte in merito ai prestiti in campo internazionale, per evitare casi di società trasformate in satellite tramite la cessione a titolo temporaneo di più giocatori. Per far sì che il prestito possa essere uno strumento di sviluppo per i calciatori più giovani, la proposta del comitato è quella di limitare il numero di giocatori over 22 da cedere a titolo temporaneo fuori dai confini nazionali: otto per la stagione 2020/21 fino a sei dalla stagione 2022/23, con un massimo di tre acquisizioni e tre cessioni in prestito tra gli stessi club.