L’emergenza Coronavirus inizia a mettere in crisi anche le pay tv. È quanto sta accadendo in Francia, dove Maxime Saada, presidente di Canal+, ha informato la Lfp che non verrà pagata la prossima rata relativa ai diritti televisivi di Ligue 1 e Ligue 2. Stando a quanto riportato dall’Equipe, l’emittente satellitare transalpina non salderà i 110 milioni di euro che avrebbe dovuto versare nelle casse della lega calcistica francese entro il 5 aprile. Entrambi i campionati sono attualmente sospesi per far fronte all’emergenza sanitaria.
“Le nostre attività di pay tv sono fortemente condizionate dalla chiusura di gran parte dei nostri canali e dall’indebolimento della nostra offerta sportiva”, si legge nella lettera di Saada rivolta alla Lfp. “I nostri ricavi pubblicitari – prosegue – sono in caduta libera, la nostra televisione internazionale e le attività di Studiocanal sono inoltre seriamente a rischio. Siamo perciò obbligati ad adottare le misure necessarie per mitigare l’impatto finanziario della crisi”. Dalla lega francese, però, l’intenzione sarebbe quella di richiedere il pagamento della rata, nonostante il campionato si sia fermato il 13 marzo con dieci giornate ancora da disputare. La Lfp, inoltre, attende il pagamento della quota di BeIn, altro detentore dei diritti televisivi delle due principali competizioni francesi. Nel loro caso, la rata dovrebbe aggirarsi sui 42 milioni di euro.
I contratti in essere con le due emittenti a pagamento hanno durata fino a giugno, ma un eventuale slittamento del campionato attuale potrebbe stravolgere tutto. La Lfp, per il momento, ha previsto la ripartenza della Ligue 1 e della Ligue 2 per il 15 maggio, con un termine fissato per il 15 luglio. Una data decisamente avanzata, col rischio di un ulteriore rinvio per la stagione 2020/21, la prima del nuovo triennio televisivo che vedrà partecipare anche gli spagnoli di Mediapro.