La Serbia si prepara a dar vita al nuovo stadio nazionale. Un’opera da 250 milioni di euro, in programma da tempo, i cui lavori inizieranno quest’anno. Ad annunciarlo è il presidente serbo Aleksandar Vucic: “La costruzione della stadio nazionale sarà un progetto di sviluppo eccezionale per la municipalità di Surcin, così come per l’intera Serbia. Avvieremo la costruzione entro quest’anno e sarà uno degli stadi più moderni in Europa”. Una novità, per la Serbia, quello di uno stadio unico per le partite della propria nazionale, anche se negli ultimi due anni il Marakana di Belgrado è diventato una sorta di quartier generale per i serbi. L’ultima partita casalinga giocata in uno stadio diverso è l’amichevole del 10 ottobre 2019 col Paraguay (disputata a Krusevac), mentre l’ultima gara ufficiale giocata su un altro campo risale al 20 novembre 2018, al Partizan Stadion di Belgrado per l’incontro di Nations League con la Lituania.
Prima dello scoppio della pandemia, il ministro delle finanze Sinisa Mali aveva esposto i vari passaggi per la creazione dell’impianto, specificando di aver assegnato una parte del budget del 2020 pari a 250 milioni di euro per questo scopo. “Sono state presentate quattro offerte. Il progetto ridarà vita ad una parte di Belgrado, poiché il piano comprende un’area di 600 ettari con parchi divertimenti, aree residenziali e commerciali. Lo sport non è più solo sport, ma è anche business. Nove nuovi stadi saranno costruiti in tutta la Serbia, sei dei quali in questa prima fase”. Il Covid-19 ha inevitabilmente bloccato i progetti previsti, ma per lo stadio nazionale è attesa la prima pietra entro la fine del 2021.
L’impianto avrà 55 mila posti a sedere e sarà il più capiente dell’intera Serbia considerando che il Marakana è ufficialmente omologato per 51.755 spettatori. Sarà costruito in acciaio e legno e, dal rendering del progetto, si possono notare aree verdi non solo all’esterno dello stadio, ma anche all’interno della struttura stessa. Contestualmente all’opera, verrà avviata la costruzione di un nuovo collegamento autostradale per Surcin, area dove sorge l’aeroporto di Belgrado. Prima della pandemia, l’obiettivo del governo era quello di completare la creazione dello stadio nel giro di due o al massimo tre anni. Tempistiche che, se dovessero essere rispettate, consegnerebbero alla nazionale serba la nuova “casa” entro il 2024.