La Lega B ha approvato, nell’assemblea tenuta ieri, l’offerta al mercato in forma non esclusiva per le dirette delle partite di campionato nel triennio 2021-2024. Dalla prossima stagione, dunque, le gare della Serie B non verranno affidate ad un solo operatore, come avviene dal 2015 (almeno per quanto concerne i diritti criptati). Negli ultimi sei anni, infatti, le partite del torneo cadetto sono state dapprima trasmessa da Sky e, dal 2018, da Dazn, con una partita in chiaro sulla Rai. L’ultima volta in cui i diritti in pay per view sono stati condivisi è stata nella stagione 2014/15, anno conclusivo del biennio targato Sky-Mediaset Premium. In precedenza, per quanto riguarda il digitale terrestre, i diritti erano stati affidati a Dahlia Tv (dal 2008 al 2011). Nella stagione 2003/04, invece, Sky trovò l’intesa con 18 società, mentre le altre 6 si affidarono alla piattaforma Gioco Calcio, rimasta in attività per un solo anno.
Nell’offerta, che verrà pubblicata dalla Lega B nella giornata di oggi, sono previsti due pacchetti per le stagioni 2021/22, 2022/23 e 2022/24. Il primo, come comunicato dalla stessa lega, prevede la cessione dei diritti televisivi per le piattaforme satellitari e per il digitale terrestre, mentre il secondo è dedicato a possibili partner per le trasmissioni delle partite in internet, comprensive dell’OTT e mobile. Non essendo previste esclusive, la Lega B cerca di rendersi appetibile a più broadcaster: Sky per quanto riguarda il satellite, a tre anni dall’ultimo accordo con l’emittente, senza però scindere il legame con Dazn, che potrebbe avere altri concorrenti per ciò che concerne le trasmissioni via internet.
A dicembre, la Lega B è stata oggetto di una manifestazione di interessi da parte dei fondi che si sono avvicinati alla Lega Serie A per la creazione di una media company. “Una proposta – come si legge nella nota della Lega B – che individua l’inizio di un percorso cercato e voluto dallo stesso presidente Balata con i club della Lega B in questi mesi, per lo sviluppo del brand e del valore economico della Serie B e che dimostra, inoltre, il forte interesse che il mercato ha nei confronti di un campionato apprezzato per la sua qualità, credibilità e con indici di reputazione in crescita esponenziale”.