La Bundesliga, almeno per il momento, dice no ai fondi di investimento. Nella giornata di mercoledì, una sessione straordinaria dell’assemblea della Deutsche Fussball Liga ha valutato le offerte di investitori per una quota minoritaria di una media company controllata dalla stessa lega. Valutazioni che si sono concluse con un’interruzione delle trattative, dunque chiudendo la porta al possibile ingresso di fondi nel calcio tedesco. Anche in Germania, dunque, si ripete la scena a cui si è assistito in Italia. Una situazione del tutto simile a quella che ha visto protagonista la Lega Serie A negli scorsi mesi, con un epilogo che al momento segue le orme di quello del calcio nostrano.
Nell’ultimo anno e mezzo, stando a quanto comunicato dalla stessa lega calcistica tedesca, sono stati diversi i contatti allacciati con varie compagnie di private equity. I nomi non sono stati menzionati, ma stando alle notizie emerse nei giorni scorsi si tratterebbe di Kkr, Bridgepoint e Cvc Capital Partners, quest’ultimo presente pure nelle trattative con la Lega Serie A. L’obiettivo di tale operazione era quello di portare il valore dei diritti televisivi esteri della Bundesliga a 2 miliardi di euro, con la cessione del 25% della futura media company per 500 milioni di euro. Per dare il via libera all’accordo, era necessaria una maggioranza pari ai due terzi dei componenti dell’assemblea. Una maggioranza che non è stata raggiunta.
“Al fine di valutare con attenzione le opportunità e i rischi di un investimento nell’interesse dei 36 club professionistici – si legge in una nota della lega – la Dfl ha passato gli ultimi mesi ad esaminare le offerte specifiche delle società di private equity e le ha presentate all’assemblea straordinaria dei soci- Dopo aver valutato i fatti, i club di Bundesliga e Bundesliga 2 hanno deciso di non proseguire, per il momento, i colloqui. Indipendentemente da ciò, si è concordato sul fatto che sia essenziale che i club e la Dfl lavorino insieme per accelerare il marketing internazionale. Le trattative si sono concentrate su una potenziale entità per la commercializzazione dei diritti media internazionali, tra le altre cose. La rinomata banca d’affari Nomura è stata incaricata di organizzare e guidare il processo di offerta”.
Il peso dei diritti tv esteri, per la Bundesliga, ha assunto una maggiore importanza dopo aver ceduto i diritti domestici per il periodo 2021-2025 perdendo in totale 200 milioni rispetto al quadriennio precedente. L’accordo con Sky Deutschland e Dazn prevede un ammontare complessivo pari a 4,4 miliardi di euro, contro i 4,64 miliardi previsti dall’ultimo contratto, che aveva portato a sua volta ad un incremento dei ricavi televisivi nazionali dell’85%. Fu il primo accordo a superare il miliardo di euro annuo, soglia comunque mantenuta per il prossimo quadriennio, a dispetto del ribasso.