Prosegue la querelle tra il Real Madrid e la Liga in merito all’accordo da 2,7 miliardi di euro con il fondo Cvc. Il club di Florentino Perez, oltre ad essere stato il primo ad opporsi pubblicamente all’operazione (della durata complessiva di 50 anni), ha deciso di adire le vie legali sia nei confronti della lega, sia nei confronti del fondo di private equity. Nella giornata di ieri, il Real Madrid ha annunciato di voler portare la questione in tribunale, ribadendo il proprio punto di vista in merito alla mancata convenienza sull’intesa cinquantennale, che garantirebbe al fondo il 10% della newco che si occuperà della gestione dei diritti audiovisivi della Liga. Il Real, così come il Barcellona, la considera un’ipoteca sul futuro delle società calcistiche spagnole.
«Il Consiglio di amministrazione del Real Madrid Cf – si legge nella nota – riunitosi oggi (ieri, ndr) alle 11:00, ha deciso all’unanimità di avviare azioni legali sia civili che penali contro il presidente della Liga, Javier Tebas Medrano, contro Javier de Jaime Guijarro responsabile del Fondo Cvc e nei confronti del Fondo Cvc Capital Partners Sicav-Fis stesso. Parimenti, il Consiglio di amministrazione ha altresì deliberato di intraprendere azioni legali di ogni genere ritenute opportune per annullare e rendere inefficaci gli eventuali accordi adottati dall’Assemblea de LaLiga, che si terrà il 12 agosto 2021, in merito all’accordo tra LaLiga e Fondo Cvc».
Al comunicato del Real Madrid, Tebas ha risposto via Twitter: «Il metodo minaccioso che FP (Florentino Perez, ndr) utilizza da anni in privato viene ora trasferito al pubblico. Club e istituzioni sopportano da anni le sue minacce. Dal 2015 è contro la vendita centralizzata (dei diritti televisivi della Liga, ndr), le continue impugnazioni degli accordi, la Superlega… Il Real Madrid merita di più». Proprio la Superlega è stato l’ultimo terreno di scontro principale tra il numero uno del club merengue e il presidente della Liga, che ha deciso di costituirsi in giudizio nel procedimento al Tribunale Commerciale di Madrid proprio sulla legittimità della Superlega, fondata tra le altre da Real Madrid e Barcellona. I due club che si oppongono all’accordo tra la Liga e Cvc e i cui presidenti, nei giorni scorsi, si sono incontrati con Andrea Agnelli, che ha seguito le trattative (poi naufragate) tra lo stesso fondo e la Lega Serie A.
«L’operazione – stando a quanto riportato dalla Liga – valuta La Liga 24,25 miliardi di euro. Si tratta di una valutazione superiore a quella che è stata considerata in altri progetti con caratteristiche simili, che riconosce il grande lavoro svolto fino ad oggi da LaLiga». «Questo accordo – prosegue la nota – mira a guidare la trasformazione che sta vivendo il mondo dello spettacolo e a massimizzare tutte le opportunità di crescita che i club hanno per sviluppare un nuovo modello di business che permetta loro di diversificare e intensificare i modelli di generazione di reddito e di marketing, accelerando la tua trasformazione digitale. Passando dall’attuale modello monoprodotto, basato quasi esclusivamente sulla partita e sulla vendita dei diritti audiovisivi, ad un modello multiprodotto/multiesperienziale, con un rapporto diretto con il tifoso, basato su tecnologia e capacità digitali e analitiche».