L’esercizio 2020/21 della Juventus dovrebbe chiudersi con almeno 190 milioni di perdite. È questo quanto si evince dalla semestrale della controllante Exor, che per il club bianconero segnala una perdita pari a 77 milioni nel periodo che va dal 1° gennaio al 30 giugno 2021. Il primo semestre, per Exor, ma il secondo per la Juventus, che nei primi sei mesi dell’esercizio precedente ha registrato una perdita di 113,7 milioni di euro. In totale, dunque, i conti del club bianconero dovrebbero chiudersi in rosso per 190,7 milioni di euro, sebbene questo non sia un dato definitivo sulle effettive perdite juventine. Quelle verranno stabilite dal Cda della società piemontese (in agenda tra i 13 e il 16 settembre) ed è ancora da capire se e in che misura il dato reso noto da Exor tenga in considerazione delle operazioni di calciomercato in uscita effettuate in estate. In primis, la cessione a titolo definitivo di Cristiano Ronaldo al Manchester United, che ha generato una minusvalenza di 14 milioni di euro.
A febbraio, il consiglio di amministrazione della Juventus ha approvato la semestrale relativa al periodo luglio-dicembre 2020 con perdite per 113,7 milioni di euro, più del doppio rispetto a quanto registrato un anno prima, nel primo semestre dell’esercizio 2019/20, quando ancora il mondo non era ancora alle prese con la pandemia di Covid-19. Proprio le misure adottate per il contenimento del contagio hanno portato ad una contrazione dei ricavi del club bianconero, che nei primi sei mesi dell’esercizio attualmente in corso hanno registrato proventi per 258,3 milioni di euro (64 milioni rispetto allo stesso periodo preso in esame nell’annata precedente). Quasi invariati, invece, i costi operativi, aumentati da 260,9 a 263,4 milioni di euro.
Qualora il Cda juventino dovesse confermare le cifre rese note da Exor nella propria semestrale, dunque con una perdita comprensiva di oltre 190 milioni di euro nell’esercizio 2020/21, per il club bianconero si tratterebbe del peggior risultato di sempre. Finora la perdita maggiore la si è registrata nel 2011, con un rosso da 95 milioni di euro. A causa delle operazioni di mercato in uscita, però, il dato potrebbe addirittura peggiorare. Alla già citata minusvalenza legata all’operazione Ronaldo, trasferitosi al Manchester United in cambio di un conguaglio pari a 15 milioni di euro (pagabili in cinque esercizi con bonus fino a 8 milioni di euro), va aggiunto anche il passaggio di Romero all’Atalanta, che a sua volta ha ceduto il suo cartellino al Tottenham. Il riscatto del difensore argentino da parte dei bergamaschi ha generato un effetto economico negativo pari a 4,8 milioni nell’esercizio 2020/21.
Per il quarto esercizio di fila, dunque, la Juventus chiude in perdita. La pandemia di Covid-19, con le misure attuate per contenere il diffondersi del contagio, hanno avuto un ruolo determinante nel peggioramento dei conti. Il protrarsi dell’emergenza sanitaria ha generato un rilevante impatto negativo sui ricavi, principalmente da gare e da prodotti, quantificabile indicativamente in circa 50 milioni di euro solo nel primo semestre dell’esercizio precedente. Le stime esaminate dal consiglio di amministrazione juventino hanno quantificato in 320 milioni gli effetti negativi della pandemia nel periodo compreso tra marzo 2020 e giugno 2020. A fine agosto, inoltre, il Cda ha approvato la proposta di aumento di capitale fino a un massimo di 400 milioni di euro, già annunciata a fine giugno dal club bianconero e sostenuta per la quota di propria pertinenza (pari al 63,8%) da Exor.