Il Manchester City è in testa alla Football Money League di Deloitte per la prima volta con un fatturato di 571,1 milioni di sterline (644,9 milioni di euro), diventando solo il quarto club a raggiungere la vetta della classifica dei top club continentali per volume d’affari. Nella stagione 2020/21, il club inglese ha ottenuto ricavi maggiori rispetto alle altre big del calcio europeo, detronizzando il Barcellona che crolla al quarto posto, dietro a Real Madrid e Bayern Monaco, stabili in seconda e terza posizione e uniche, insieme al City, ad avere un fatturato superiore ai 600 milioni di euro. Quinto posto per il Manchester United, con 558 milioni di euro di ricavi, mentre Paris Saint-Germain (sesto con 556,2 milioni) e Liverpool (settimo, 550,4 milioni) si scambiano le posizioni rispetto al report del 2021. In top ten, il Chelsea, ottavo, resta davanti alla Juventus (433,5 milioni di euro), prima delle italiane in graduatoria con la sua nona posizione.
Per la Serie A, il rapporto Deloitte vede ancora i bianconeri primi per ricavi operativi. Oltre metà dei proventi della Juventus arriva dalle tv (237 milioni), mentre dal commerciale arrivano 188,7 milioni. Scarno, ma non del tutto nullo, l’importo del botteghino, pari a 7,8 milioni di euro. Segue l’Inter, campione d’Italia e quattordicesima, stabile in graduatoria, con ricavi pari a 330,9 milioni di euro. Le tv hanno un peso maggiore rispetto alla Juventus (216 milioni, il 65% dei ricavi), mentre i proventi commerciali sono pari a 112,7 milioni e quelli da botteghino a 2,2 milioni di euro. Non rientra tra le prime venti il Milan, che però avrebbe riscontrato un imprecisione nei dati riportati da Deloitte (che vede i rossoneri trentesimi per ricavi in Europa, dietro a Roma, Atalanta, Napoli e Lazio).
La continua leadership finanziaria a livello mondiale della Premier League inglese è ancora una volta evidente nella Football Money League di quest’anno, con oltre la metà (11) dei primi 20 club provenienti dalla Premier League, la percentuale più alta di sempre. Il resto della Money League era composto da tre club spagnoli, due rispettivamente da Germania e Italia (in attesa di verifiche sul dato del Milan, che potrebbe rientrare in top 20) e uno di Francia e Russia. Le quattro new entry sono tutte inglesi: Leicester City (255,5 milioni), West Ham (221,5 milioni), Wolverhampton (219,2 milioni) e Aston Villa (207,3 milioni), tutte spinte dai proventi televisivi della Premier League.
I ricavi complessivi dei club che rientrano nella graduatoria della Money League di Deloitte si attestano a 8,178 miliardi di euro, di poco in aumento rispetto agli 8,162 miliardi del 2021, pur vedendo quasi azzerati i proventi da stadio (pari solo all’1% dei ricavi aggregati). Dalle tv, complice lo slittamento della precedente stagione oltre la chiusura dei bilanci relativi all’esercizio 2019/20, arrivano maggiori introiti (4,6 miliardi circa), ma l’effetto dovrebbe avere risultati opposti per il 2021/22. A causa del Covid-19, si stimano mancati ricavi per oltre due miliardi di euro nelle ultime due stagioni per i primi 20 club al mondo.