A poche partite dal traguardo, la Serie C rischia seriamente di perdere un pezzo. La curatela fallimentare ha dichiarato decaduta la cessione del ramo sportivo del fallito Calcio Catania (l’acquirente Benedetto Mancini non si è presentato) e ciò ha avvicinato nuovamente lo spettro della radiazione per il club etneo. Da gennaio, ovvero da quando la società è stata dichiarata fallita, l’attività è garantita dall’esercizio provvisorio, la cui ultima proroga scade il 19 aprile. Senza più acquirenti, però, si attende una risposta definitiva dal Tribunale: il Catania deve giocare ancora quattro partite (tre in casa e una trasferta a Palermo) e in caso di esclusione dal campionato verrebbe stravolta la classifica, annullando tutti i risultati delle sfide con i siciliani in campo.
I curatori fallimentari, nella giornata di ieri, hanno comunicato alla società di Mancini (la neocostituita Fc Catania 1946 srl) «la decadenza per inadempimento all’obbligo di pagamento integrale del corrispettivo». Contestualmente, la curatela informava Figc e Lega Pro, «richiedendo, ove possibile, un intervento o contributo di carattere economico finanziario straordinario» da parte di quest’ultima, «in misura tale da consentire di coniugare l’interesse alla regolare prosecuzione del campionato in corso con gli interessi della procedura fallimentare». Le tre partite casalinghe, tra cui il derby col Messina dell’ultima giornata, hanno una particolare importanza in termini di introiti dal botteghino.
Dal canto suo, la Lega Pro ha sottolineato in una lettera alla curatela che tenuto altresì conto che ogni intervento finanziario straordinario da parte della Lega Pro potrebbe essere disposto solo in “parità di sistema” (e quindi a beneficio di ogni singolo club associato), si ritiene di non poter accedere all’ipotesi di erogazione di un contributo». Al di là della questione economica, subentrano anche questioni di campo. Stando all’articolo 53 delle Noif, l’esclusione a campionato in corso comporta l’annullamento di tutti i risultati della squadra oggetto di sanzione. «Pertanto – prosegue la lettera della Lega Pro – atteso il disposto della predetta disposizione regolamentare, i club che hanno conseguito sul campo da gioco un risultato sportivo favorevole nelle gare disputate con la Soc. Catania avrebbero un interesse diametralmente opposto e confliggente con quello dei club che hanno conseguito sul campo da gioco un risultato sfavorevole nelle gare disputate con la Soc. Catania».
Nessun contributo dalla Lega, dunque, che resta in attesa di decisioni da parte del Tribunale. Noif alla mano (articolo 16), una società benché fallita può proseguire la stagione «solo caso in cui l’esercizio dell’impresa prosegua». L’esercizio provvisorio del Catania, nel pieno delle trattative con Mancini per la cessione del ramo d’azienda calcistico, era stato prolungato fino al 19 aprile. In giornata è attesa una comunicazione del Tribunale etneo, anche perché il Latina è pronto a sbarcare in Sicilia per il match di campionato in programma domenica. Sempre che si giochi, a questo punto.