Gironi d’andata, in aumento spettatori, steward e feriti

La legge sui nuovi stadi di proprietà giace da due anni alla Camera, dopo un primo sì strappato al Senato. Il neoministro con delega allo Sport Piero Gnudi si è impegnato a lavorare affinchè l'iter legislativo  sia concluso positivamente entro giugno.  

Intanto, il bilancio del girone d'andata  (1.131 gli incontri disputati nelle tre serie) ci dice che sono aumentati gli spettatori, cresce l'utilizzo di steward (e i relativi costi per le società), mentre scende il numero dei poliziotti impiegati nel servizio d'ordine. Gli incidenti tra supporter stanno calando, anche se si sta assistendo a una recrudescenza di fenomeni di violenza nelle serie minori, in particolare in B.  

Sono questi i dati salienti del report diffuso  dall'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, in occasione del convegno organizzato dall'Anfp, associazione funzionari polizia, sulla violenza negli stadi, alla presenza del ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri.

Le card dei tifosi. Le tessere del tifoso che l'anno prossimo dovrebbero cambiare nome ed essere sempre più carte servizi e sempre meno uno strumento di filtraggio ai fini di sicurezz,a hanno raggiunto quota 1.014.371. Le tessere rilasciate in serie A sono state 839.368 su 923.288 richieste; in serie B, 127.525 su 135.144; e in lega Pro, 47.478 su 71.311, per un totale di 1.014.371 tessere del tifoso
rilasciate.

Spettatori. Per quanto riguarda le presenze negli stadi, in serie A rispetto al girone d'andata della scorsa stagione si è passati da una media di 22.196 a 23.072, in serie B da 4.904 a 6.247, in lega Pro da 5.884 a 5.681. Se gli steward sono saliti da 95.561 a 100.193, parallelamente è scesa la presenza delle forze dell'ordine, da 77.055 a 68.438, e delle forze di polizia di rinforzo, da 37.118 a 29.453 unitá.

Gli incidenti.  Cresce la violenza negli stadi  italiani, ma non nella serie A, almeno per quanto riguarda i gironi di andata. Gli incontri con feriti, per quanto riguarda le partite dei campionati professionistici, sono nel complesso cresciuti del 12% passando da 25 a 28 rispetto all'anno precedente. Ma considerando solo le gare della serie A sono diminuiti del 15% scendendo da 13 a 11. Il massimo aumento si registra in serie B con un +300% dovuto al passaggio da 3 a 12 partite con feriti; un dato che viene giustificato con la presenza nuova, rispetto alla stagione passata, di due  tifoserie 'caldè come quelle del Verona e della Nocerina. In diminuzione, come nella massima serie, anche il risultato della Lega Pro di prima e seconda divisione, quelle che una volta erano le serie  C1 e C2, dove si è scesi da 9 a 5 gare pari a una flessione  consistente del 44 per cento.

Gli arresti. Il numero complessivo è diminuito del 34% – da 50 a 33 – ottenuto sommando statisticamente il meno 22% della serie A, il più 45% della serie B e il meno 86% della lega Pro. Diminuzione del 30% anche del numero dei  denunciati, da 270 a 188, per una contrazione del 30%. Quanto ai feriti, scendono del 69% quelli fra le forze dell'ordine mentre salgono del 131% fra i tifosi e del 160% fra gli steward.

I Daspo.  Sono stati in totale 4.747 i Daspo attivi, ovvero i divieti di assistere a manifestazioni sportive. Per quanto riguarda le tifoserie, 360 sono legati al Napoli, 240 alla Roma, 137 al Verona, 126 al Catania, 102 alla Lazio, 93 al Palermo, 87 al Torino, 85 alla Juventus. La regione più interessata è la Campania con 707 daspo seguita dalla Lombardia con 652, dal Lazio con 546, dalla Toscana con 527, dalla Sicilia con 367, dalla Puglia con 327, dal Piemonte con 303, dal Veneto con 247.

Le istituzioni. "Dall'anno zero, quello in cui è stato ucciso l'ispettore Filippo Raciti, «sono stati fatti passi da gigante contro la violenza negli stadi", ha detto il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, che ha lodato "la presa di coscienza delle società, che hanno staccato ogni legame con gli ultrà. Ora dobbiamo fare un salto di qualità, la repressione deve essere l'ultimo atto, augurandoci che vengano costruiti nuovi stadi più funzionali e lontani dai centri cittadini». Per il capo della polizia, Antonio Manganelli, "in Italia nessun fenomeno delinquenziale ha avuto una flessione così forte come quello legato alla violenza nelle manifestazioni sportive. E non è vero come dice qualche disinformato, che con le misure prese stiamo invogliando i tifosi a non andare allo stadio visto che c'è stato un aumento del 4% degli spettatori sia nel campionato di A che in quello di B". Il sogno, ha concluso il capo della Polizia, "è uno stadio senza forze di polizia e senza divisori in cui la sicurezza è garantita esclusivamente da addetti delle società sportive".
Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, che ha ringraziato le forze di polizia per l'impegno di questi anni, ha però sottolineato come il mondo del calcio, per gli interessi che muove, sia "fisiologicamente sotto attenzione della criminalità organizzata e dunque tutti abbiamo il dovere di mettere un argine a questa situazione".

  • RC65 |

    La media di spettatori della Serie B e della Lega Pro sembra indicare che tra le due categorie l’interesse degli spettatori è molto simile. Forse vuol dire che la Serie B vale poco o che la Lega Pro vale poco più.

  • RC65 |

    La media di spettatori della Serie B e della Lega Pro sembra indicare che tra le due categorie l’interesse degli spettatori è molto simile. Forse vuol dire che la Serie B vale poco o che la Lega Pro vale poco più.

  • M. Bel. |

    Non direi che è “pressocchè certo” che il Napoli non riesca a conquistare il terzo posto. Non mi sembra che le squadre che sono davanti (Lazio, Udinese e Roma) siano granitiche. Chiaramente se il club di De Laurentiis non raggiungesse questo obiettivo, la cessione di uno dei tre “tenori” diventerebbe possibile. Gli ingaggi sono saliti quest’anno, ma per fortuna, non in misura sporporzionata al fatturato del Napoli.
    Quanto al San Paolo è senza dubbio un problema. Ma ad oggi, al di là dei proclami, la costruzione di un nuovo impianto o il rifacimento strutturale dello stadio di Fuorigrotta non sono all’ordine del giorno. Purtroppo.

  • M. Bel. |

    Non direi che è “pressocchè certo” che il Napoli non riesca a conquistare il terzo posto. Non mi sembra che le squadre che sono davanti (Lazio, Udinese e Roma) siano granitiche. Chiaramente se il club di De Laurentiis non raggiungesse questo obiettivo, la cessione di uno dei tre “tenori” diventerebbe possibile. Gli ingaggi sono saliti quest’anno, ma per fortuna, non in misura sporporzionata al fatturato del Napoli.
    Quanto al San Paolo è senza dubbio un problema. Ma ad oggi, al di là dei proclami, la costruzione di un nuovo impianto o il rifacimento strutturale dello stadio di Fuorigrotta non sono all’ordine del giorno. Purtroppo.

  • Alberto 72 |

    Salve , cosa pensa che accadrà al Napoli nella prossima stagione dato che e’ pressoché certo che non disputerà la Champions ? I bilanci degli ultimi anni sono stati positivi , Il fatto di esser fuori dalla competizione principale , a meno di una miracolosa quanto improbabile vittoria comporterà un ridimensionamento con la cessione dei giocatori più forti ? Il fatto che il San Paolo sia uno stadio obsoleto e insicuro da un punto di vista della viabilità ordinaria non e’ un limite enorme al consolidamento della società ?

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