Il ministro Gnudi: il calcio italiano è in stato fallimentare

Il ministro dello Sport Piero Gnudi è stato chiaro: "i bilanci dei club sono preoccupanti: se operassero in altri ambiti, le società calcistiche sarebbero prossime al fallimento. Tante volte si è parlato di un mondo vicino al fallimento e poi non è successo nulla. Oggi però la situazione è diversa: viviamo in un periodo difficile, la crisi economica sarà abbastanza lunga e trovare mecenati disposti a mettere soldi nel calcio è difficile. Rischiamo di non trovare società in grado di iscriversi ai campionati, sempre che vengano rispettati i parametri imposti dalla Covisoc».

Per il ministro va approvata rapidamente la legge sugli stadi. Il RportCalcio2012 di Figc, Pwc e Arel in proposito evidenzia come stagione 2010-11 il numero complessivo degli spettatori delle partite di serie A, serie B e Lega Pro ha registrato un calo del 4,4 per cento rispetto all'anno precedente (13 milioni e 375 mila persone in meno allo stadio); nella massima serie l'affluenza media negli impianti ha subito una diminuzione del 2,4 per cento, passando da 24.126 a 23.541 spettatori (in Europa siamo al quarto posto, dietro Germania, Inghilterra e Spagna)

Anche i ricavi da stadio sono in deciso calo (meno 22.4 milioni di euro, l'8,2 per cento) e rappresentano appena il 10 per cento degli introiti totali dei club professionistici, mentre i diritti televisivi incidono per il 47,8 per cento (addirittura il 55,6 per cento in serie A) sui bilanci societari.

  • Ugo |

    Per riempire gli stadi, ma di famiglie intere per godere di uno spettacolo, perchè il calcio è spettacolo, bisogna cambiare le regole del calcio. L’arbitro dirige sempre le partite in buona fede?
    Gli arbitri e guardalinee falsano la partita e classifica. Il calcio è diventato un mondo di furbi per il dio denaro.
    L’uso del cartellino rosso agevola la squadra avversaria regalandogli una superiorità numerica e condanna l’altra per la partita successiva; Gli arbitri sono corruttibili. BASTA!
    E’ arrivata l’ora di rivedere il regolamento.
    La soluzione è semplice: dare un significato diverso ai cartellini e l’istituzione della moviola in campo. La partita deve iniziare e finire in undici giocatori. L’arbitro estrae il cartellino giallo, rosso o nero (in sostituzione del calcio di rigore), secondo la gravità,
    cartellini che hanno valore di punti di penalità che, al raggiungimento di un “tot” di punti, determina l’abbassamento di un punto in classifica. Le partite raramente si pareggiano: a parità di gol convalidati vince lasquadra che ha commesso meno infrazioni. La partita si svolge regolarmente come se la moviola non ci esistesse: L’arbitro supervisore, sulla base della moviola già alla fine del primo tempo e in dieci minuti dalla fine della partita, convaliderà o annullerà i punti comminati dall’arbitro. Finisce quasi la lotteria dei calci di rigore. In caso di parità dopo i tempi supplementari vince la squadra più virtuosa. Non più imbrogli sul calcio. Questa à la vera politica da adottare verso giocatori, arbitri e dirigenti: Solo così si esalta l’onestà sportiva e si moltiplicano i buoni comportamenti per i nostri giovani. VIVA IL CALCIO!

  • Ugo |

    Per riempire gli stadi, ma di famiglie intere per godere di uno spettacolo, perchè il calcio è spettacolo, bisogna cambiare le regole del calcio. L’arbitro dirige sempre le partite in buona fede?
    Gli arbitri e guardalinee falsano la partita e classifica. Il calcio è diventato un mondo di furbi per il dio denaro.
    L’uso del cartellino rosso agevola la squadra avversaria regalandogli una superiorità numerica e condanna l’altra per la partita successiva; Gli arbitri sono corruttibili. BASTA!
    E’ arrivata l’ora di rivedere il regolamento.
    La soluzione è semplice: dare un significato diverso ai cartellini e l’istituzione della moviola in campo. La partita deve iniziare e finire in undici giocatori. L’arbitro estrae il cartellino giallo, rosso o nero (in sostituzione del calcio di rigore), secondo la gravità,
    cartellini che hanno valore di punti di penalità che, al raggiungimento di un “tot” di punti, determina l’abbassamento di un punto in classifica. Le partite raramente si pareggiano: a parità di gol convalidati vince lasquadra che ha commesso meno infrazioni. La partita si svolge regolarmente come se la moviola non ci esistesse: L’arbitro supervisore, sulla base della moviola già alla fine del primo tempo e in dieci minuti dalla fine della partita, convaliderà o annullerà i punti comminati dall’arbitro. Finisce quasi la lotteria dei calci di rigore. In caso di parità dopo i tempi supplementari vince la squadra più virtuosa. Non più imbrogli sul calcio. Questa à la vera politica da adottare verso giocatori, arbitri e dirigenti: Solo così si esalta l’onestà sportiva e si moltiplicano i buoni comportamenti per i nostri giovani. VIVA IL CALCIO!

  • Uniti! |

    Scoprono l’acqua calda! L’odissea “Legge Stadi” rispecchia quello che è l’Italia da 20 anni, cioè un paese che si sta sgretolando…tante parole, dibattiti etc. La verità è che non ci sono persone giuste al posto giusto e quei pochi soldi che ci sono vengono spesi male, o peggio, si perdono nel pantano della P.A., Consulenze,Ruberie etc. Con progetti validi e persone competenti nel giro di 3 anni gli stadi moderni, funzionali, reddittizi sarebbero realtà.

  • Uniti! |

    Scoprono l’acqua calda! L’odissea “Legge Stadi” rispecchia quello che è l’Italia da 20 anni, cioè un paese che si sta sgretolando…tante parole, dibattiti etc. La verità è che non ci sono persone giuste al posto giusto e quei pochi soldi che ci sono vengono spesi male, o peggio, si perdono nel pantano della P.A., Consulenze,Ruberie etc. Con progetti validi e persone competenti nel giro di 3 anni gli stadi moderni, funzionali, reddittizi sarebbero realtà.

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