L’Italia non è più un paese per top player. Galliani dixit: “Bisogna crearli qui”.

"Ci proveremo, ma qui ormai i top player non entrano piu', percio' vediamo di farli". Adriano
Galliani, amministratore delegato del Milan, ha risposto cosi' a una domanda sui possibili colpi di mercato del club rossonero dopo le  cessioni di Thiago Silva e Zlatan Ibrahimovic al Paris Saint-Germain. Il dirigente rossonero e' stato intercettato ieri sera da Sky insieme a Mino Raiola, agente di Ibra, all'uscita di un noto ristorante di Milano.

Galliani ha smentito di avere parlato di Stevan Jovetic, attaccante della Fiorentina gia' nel mirino della Juventus, con il ds viola Daniele Prade': "No, assolutamente, non abbiamo parlato di Jovetic, Prade' e' un amico", ha assicurato il dirigente del Milan. L'incontro con Raiola, a quanto pare, non era legato ad altre possibili operazioni di mercato: "Non sono piu' importante per il Milan, non c'e' piu' nessuno qui", ha affermato il procuratore di Ibra e Mario Balotelli. La cessione dell'attaccante svedese al Psg ha impoverito il calcio italiano e arricchito quello francese. "E' difficile capire ma dobbiamo cambiare mentalita', cambiare idea. Non e' la fine del mondo, i top player non vengono piu'. Dobbiamo essere piu' intelligenti degli altri", ha sottolineato Raiola.

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    D’accordo: creare vivai italiani in grado di produrre i campioni che poi faranno guadagnare le società – le quali – dovranno fare investimenti in stadi di proprietà e filiere di merchandising in grado di affrontare i mercati esteri. Forse quello che sta succedendo in Italia é la cosa migliore che poteva capitare. Fair play non solo finanziario ma altresi sociale, etico e industriale. Valori, educazione e passione…le scorciatoie non funzionano piu’…

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