"La legge non è ancora approvata del tutto. Se ci sono le condizioni si approvi. Se non ci sono, ci si metta una pietra sopra. Il fatto di attendere la legge é sbagliato. Ricordo che per la candidatura per l'Europeo si aspettava la legge. Ci si metta una pietra sopra. Le società, fermo restando che non c'é un contributo economico, si facciano carico e risponderanno poi dei propri comportamenti sul libero mercato. Attendere una legge che non arriva mai non fa bene al calcio». Così il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete ha commentato l'infinito iter della legge per la costruzione degli stadi, una legge approvata oltre due anni dal Senato, approvato con modifiche alla Camera prima dell'estate (in commissione) e ora di nuovo a Palazzo Madama per un ok definitivo che tarda ad arrivare.
Abete ha commentato anche i dati relativi alla continua fuga dei tifosi dagli stadi. "Dal calcio televisivo ci sono stati ricavi crescenti per le società – ha detto – questo é segno che c'é un mercato che ha permesso alle emittenti di dare risorse in un momento di crisi. Sulle presenze allo stadio abbiamo avuto una certa continuità negli ultimi anni. Però abbiamo degli stadi inadeguati. Lo Juventus stadium ha trovato una sua dimensione, prima che la Juve iniziasse il suo periodo vincente era già pieno. Bisogna fare un lavoro di innovazione capendo che c'é la problematica economica. Alcune squadre hanno meno abbonati e meno appeal perché ci sono state cessioni importanti. Siamo in crisi di consumi e questo incide anche nel calcio. La ricetta? Migliorare comportamenti, infrastrutture e condizione degli stadi".