Abete: per ammodernare gli stadi inutile e dannoso attendere ancora l’arrivo della legge

"La legge non è ancora approvata del tutto. Se ci sono le condizioni si approvi. Se non ci sono, ci si metta una pietra sopra. Il fatto di attendere la legge é sbagliato. Ricordo che per la candidatura per l'Europeo si aspettava la legge. Ci si metta una pietra sopra. Le società, fermo restando che non c'é un contributo economico, si facciano carico e risponderanno poi dei propri comportamenti sul libero mercato. Attendere una legge che non arriva mai non fa bene al calcio». Così il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete ha commentato l'infinito iter della legge per la costruzione degli stadi, una legge approvata oltre due anni dal Senato, approvato con modifiche alla Camera prima dell'estate (in commissione) e ora di nuovo a Palazzo Madama per un ok definitivo che tarda ad arrivare.

Abete ha commentato anche i dati relativi alla continua fuga dei tifosi dagli stadi. "Dal calcio televisivo ci sono stati ricavi crescenti per le società – ha detto – questo é segno che c'é un mercato che ha permesso alle emittenti di dare risorse in un momento di crisi. Sulle presenze allo stadio abbiamo avuto una certa continuità negli ultimi anni. Però abbiamo degli stadi inadeguati. Lo Juventus stadium ha trovato una sua dimensione, prima che la Juve iniziasse il suo periodo vincente era già pieno. Bisogna fare un lavoro di innovazione capendo che c'é la problematica economica. Alcune squadre hanno meno abbonati e meno appeal perché ci sono state cessioni importanti. Siamo in crisi di consumi e questo incide anche nel calcio. La ricetta? Migliorare comportamenti, infrastrutture e condizione degli stadi". 

  • agostino ghiglione |

    Un esempio.A Cagliari in trent’anni ci sono stati due stadi Amsicora prima e Sant’elia adesso(rimodernato per Italia 90).Domani sarà alla periferia di Cagliari ma in altro comune.
    Pensate che per una città come Cagliari non siano stati uno spreco?

  • agostino ghiglione |

    Un esempio.A Cagliari in trent’anni ci sono stati due stadi Amsicora prima e Sant’elia adesso(rimodernato per Italia 90).Domani sarà alla periferia di Cagliari ma in altro comune.
    Pensate che per una città come Cagliari non siano stati uno spreco?

  • agostino ghiglione |

    Un esempio.A Cagliari in trent’anni ci sono stati due stadi Amsicora prima e Sant’elia adesso(rimodernato per Italia 90).Domani sarà alla periferia di Cagliari ma in altro comune.
    Pensate che per una città come Cagliari non siano stati uno spreco?

  • gtocean |

    Perchè in Italia non è possibile costruire stadi per il calcio ? é una domanda banale, ma penso che la risposta sia molto complessa.
    Non certo per mancanza di fondi (la Fiat l’ha costruito e non mi sembra che sia fallita !)
    Non certo perchè non sia un investimento redditizio (oltre che ad entrare nelle poste attive di bilancio, da solo, lo stadio con negozi, ristoranti, bar, musei ect. rende moltissimo).
    Ma allora perchè non si costruiscono nuovi stadi ?
    Credo che la risposta sia da ricercare nelle facce della stessa medaglia:
    La politica non vuol cedere l’osso (“pane et circenses” di vecchia memoria).
    La c.d. classe imprenditoriale nostrana spera sempre in “regali” da parte della politica fatti a spese di pantalone.
    E così, anche in questo caso, stò Paese è immobile, tristemente, desolatamente immobile, mentre da Inghilterra, Germania, Spagna, ect, ci arrivano immagini bellissime di stadi pieni e belli.

  • gtocean |

    Perchè in Italia non è possibile costruire stadi per il calcio ? é una domanda banale, ma penso che la risposta sia molto complessa.
    Non certo per mancanza di fondi (la Fiat l’ha costruito e non mi sembra che sia fallita !)
    Non certo perchè non sia un investimento redditizio (oltre che ad entrare nelle poste attive di bilancio, da solo, lo stadio con negozi, ristoranti, bar, musei ect. rende moltissimo).
    Ma allora perchè non si costruiscono nuovi stadi ?
    Credo che la risposta sia da ricercare nelle facce della stessa medaglia:
    La politica non vuol cedere l’osso (“pane et circenses” di vecchia memoria).
    La c.d. classe imprenditoriale nostrana spera sempre in “regali” da parte della politica fatti a spese di pantalone.
    E così, anche in questo caso, stò Paese è immobile, tristemente, desolatamente immobile, mentre da Inghilterra, Germania, Spagna, ect, ci arrivano immagini bellissime di stadi pieni e belli.

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