Per vincere la Champions serve un organico da almeno 112 milioni di euro

L’Europa del calcio non è per tutti. Sarà pur vero che la palla è rotonda e che non sempre vincono le squadre più facoltose, ma ad analizzare i risultati delle ultime stagioni la componente economica appare sempre più decisiva. Soprattutto per i team che coltivano ambizioni Champions.

Forse, quando le norme del fair play finanziario entreranno in vigore (dalla stagione 2013/14 sono attese le prime sanzioni ufficiali per i club più riottosi agli equilibri di bilancio) le cose cambieranno, ma per ora esistono barriere all’ingresso del più prestigioso torneo continentale piuttosto alte. Fra il 2006 e il 2011, come rilevato in uno studio della Pwc, in serie A per qualificarsi, mediamente, è stato necessario allestire organici da 40 milioni di euro. Il "miracolo" di entrare in Europa con un budget ridotto (intorno ai 30 milioni di euro) si è verificato solo 2 volte in cinque anni: per la Lazio che ha conquistato il terzo posto nel torneo 2006/07 spendendo in ingaggi solo 31 milioni; e per l’Udinese che nel campionato 2010/11 ha avuto accesso ai prelimiari (poi persi con l’Arsenal) pagando solo 28 milioni in stipendi. 

Guardando all’attuale monte ingaggi della serie A solo sei squadre potranno tentare la scalata alla prossima Champions: Juventus (115 milioni), Inter (100), Milan (100), Roma (99) Lazio (66) e Napoli (53).

Ma tra queste nessuna, a parte la Juve, avrebbe le carte in regola per puntare al bersaglio grosso e accedere alle semifinali. Infatti, nell’arco temporale che va dal 2006 al 2011 hanno raggiunto la fase cruciale di Champions compagini che avevano in media una rosa da 112 milioni di euro. E mai un team con un costo del personale inferiore ai 100 milioni di euro ha ottenuto il pass per le semifinali (era questo il budget dello Shalke 04 che ha tagliato questo traguardo nella stagione 2010/11).

Tra le squadre vincitrici della ex Coppa dei campioni, poi, nelle ultime stagioni quella che aveva l’organico più "povero" è stato il Milan nella lontana edizione del 2007 (133 milioni). In seguito a conquistare l’alloro continentale sono stati: nel 2008 il Manchester United (152 milioni di ingaggi), nel 2009 il Barcellona (148), nel 2010 l’Inter (191) e nel 2011 ancora il Barcellona (con 176 milioni).

Nell’edizione 2012, infine, le semifinaliste erano il Real Madrid (216 milioni di ingaggi), ancora il Barcellona (241) e il più parsimonioso Bayern Monaco (156 milioni di ingaggi) che però ha ceduto al Chelsea, forte di un faraonico organico da 210 milioni di euro all’anno.

 

(dal Sole 24 Ore del 23 settembre 2012)

  • Fabrizio |

    Complmenti per l’interessante articolo, signor Marco.
    Certo, si perde in maniera netta la poesia del gioco calcio ma d’altronde la realtà è questa, inutile negarla.
    Saluti.

  • Fabrizio |

    Complmenti per l’interessante articolo, signor Marco.
    Certo, si perde in maniera netta la poesia del gioco calcio ma d’altronde la realtà è questa, inutile negarla.
    Saluti.

  • Fabrizio |

    Complmenti per l’interessante articolo, signor Marco.
    Certo, si perde in maniera netta la poesia del gioco calcio ma d’altronde la realtà è questa, inutile negarla.
    Saluti.

  • daniele |

    Difatti il torneo si chiama CHAMPIONS league…
    I campioni si pagano!

  • daniele |

    Difatti il torneo si chiama CHAMPIONS league…
    I campioni si pagano!

  Post Precedente
Post Successivo