A partire dal prossimo anno, tutte le squadre che parteciperanno al campionato di serie B dovranno vedersela con un tetto individuale dei salari di 150 mila euro lordi per la quota fissa e altri 150 mila per la quota variabile. Cifre che riguarderanno solo i nuovi contratti e che permetteranno alle squadre di serie B di risparmiare circa il 25% delle loro spese, visto che attualmente almeno un quarto dei contratti in essere superano il salary cap, che sarà adottato dal prossimo campionato. Le società che non rispetteranno la nuova regola votata all'unanimità dall'Assemblea di B, subiranno una decurtazione delle risorse derivanti dalla mutualità, in misura equivalente rispetto allo sforamento. Queste "multe" per il 50% saranno distribuite tra le società in regola, mentre il restante 50% sarà destinato allo sviluppo dei vivai (premi alle squadre che raggiungeranno le final eight Primavera, Allievi e Giovanissimi) e delle infrastrutture.
Le nuove regole sul tetto salariale della serie B sono state approvate oggi dall'assemblea della Lega cadetta, che ha dato il via anche a una riduzione delle rose come anticipato su questo blog nell'intervista al dg della Lega di serie B Paolo Bedin dello scorso 18 febbraio.
A partire dal campionato 2013-2014 ogni squadra potrà avere rose formate al massimo da 22 giocatori sopra i 21 anni, mentre dalla stagione 2014-2015 le rose saranno al massimo di 20 giocatori (oltre a una quantità illimitata di under 21). "Queste nuove regole ci consentiranno di fare ulteriori passi avanti nella direzione della tutela del patrimonio finanziario delle nostre società" ha dichiarato il presidente della Lega di B Andrea Abodi.
Il numero uno della serie cadetta ha anche ribadito la necessità che si arrivi al più presto a una serie B a 20 squadre: "Ognuno dovrebbe assumersi le proprie responsabilità, ma purtroppo non riusciamo mai a riunirci ad un tavolo e a parlarne con le altre leghe per discuterne. Mi auguro di riuscirci al più presto, ad esempio al prossimo consiglio federale del 5 aprile".