La Ue accende un faro sul Real Madrid per illeciti “aiuti di Stato”

Il Real Madrid è sotto inchiesta preliminare per "aiuti di Stato", vietati dalla Ue. La notizia, anticipata dal britannico 'Independent', è stata confermata dal portavoce di Joaquin Almunia, spagnolo vicepresidente della Commissione Ue e responsabile per la concorrenza. Indagine analoghe "riguardano i club di diversi paesi" ha detto il portavoce ricordando che sul Real non è stata ancora aperta un'inchiesta formale, come invece già successo alcune settimane fa per società olandesi. Il portavoce ha specificato che l'indagine preliminare è stata aperta dopo che la Commissione ha ricevuto una serie di reclami e segnalazioni. Non c'è un tempo limite per la formalizzazione dell'inchiesta. Nel caso in cui venisse accertata la "non compatibilità" tra gli aiuti ricevuti e le norme europee, il club sarebbe obbligato a restituire le somme o vantaggi percepiti. Ad esser nel mirino è l'accordo del 1996 tra il club ed il comune di Madrid per lo sfruttamento dei terreni attorno allo stadio Santiago Bernabeu per la costruzione di un centro commerciale e un albergo. In particolare il Comune avrebbe "largamente sovrastimato", secondo l'Independent, il valore dei terreni di Las Tablas quando – nel 2011 – decise di rientrarne in possesso. Tale terreni nel 1998 vennero valutati 421 milioni di euro, ma tredici anni dopo il valore è stato stimato in 22,7 milioni di euro.  

L'indagine, tuttavia, potrebbe anche far riferimento alla riqualificazione edilizia dei terreni della Ciudad Deportiva nel Paseo de la Castellana nel 2000 all'epoca della prima presidenza di Florentino Perez e della nascita del mito dei Galacticos. Quello il Real che fatturava circa 140 milioni all'anno mise a bilancio entrate straordinarie per 480 milioni di euro.