Il sindacato dei calciatori contro il salary cap varato dalla Lega di serie B

L'Assocalciatori contesta il tetto salariale (150 mila euro lordi per la parte fissa e altrettanti in quella variabile) che la serie B introduce da luglio per i nuovi contratti dei giocatori. "Mi viene da dire che la 'B' sta per badante, perchè segue passo per passo i presidenti – ha detto con una battuta il presidente dell'Aic Damiano Tommasi al termine dell'assemblea generale, cui hanno partecipato anche il vicepresidente Gigi Buffon e il dg Gianni Grazioli -. Tutti vogliamo la sostenibilità di una Lega importante ma fragile. Ma questa norma è sbagliata, avrà effetti contrari a quelli che si inseguono. Il rischio è che i giocatori scelgano altre categorie e altri Paesi, ed è uno svantaggio per i club fin qui più attenti alla sostenibilità. Si deve incidere su tutti i tesserati, non solo i giocatori, con limiti legati al budget complessivo". 

Tommasi affronterà il tema con i vertici della serie B domani a margine del Consiglio federale, e intanto strizza l'occhio al progetto della Lega di serie A per le seconde squadre. "Potrebbero giocare in serie B, in Lega Pro e, perchè no, anche nei dilettanti, visto che la Primavera non è un campionato equilibrato", ha notato il n.1 dell'Aic, meno convinto invece dall'idea di allargare a tre gli extracomunitari acquistabili dall'estero durante il mercato. "Il paradosso è che in Italia si investe su giovani di altri Paesi, facendo crescere mercati diversi dal nostro", ha commentato Tommasi, che sta trattando anche per il nuovo accordo collettivo con la Lega di serie A.

"Speriamo di raggiungere al più presto un accordo per il rinnovo del contratto collettivo per la serie A". È questo l'auspicio del presidente dell'Aic Damiano Tommasi, che al termine dell'assemblea generale dell'associazione svoltasi oggi a Milano ha spiegato: "Il nostro obiettivo é che l'accordo sia triennale, anche perché l'unico vero scoglio, quello riguardante l'articolo 7 che riguarda i giocatori fuori rosa, finora ha interessato un solo giocatore e una sola squadra, Zarate e la Lazio, per i quali c'é ancora un contenzioso aperto".

 

  • m.bel. |

    Grazie a lei per il prezioso commento. Confesso che non conoscevo i modelli francesi e inglesi e intendo approfondirli perché li trovo molto interessanti. Più in generale posso dire che sistemi di limitazione dei compensi applicati a tutta la rosa modulabili e flessibili sono preferibili a regolamentazioni troppo rigide che rischiano di far danni e risultare ineffaci alla lunga. Preferibili anche rispetto al fair play finanziario che se ha il merito di aver acceso un faro sulla necessità di una cura dei conti in una fase recessiva dell’economia potrebbe determinare una cristallizzazione delle attuali gerarchie con effetti opposti a quelli sperati.
    Quindi grazie ancora per le indicazioni. Studierò il tutto è proverò a parlarne, come si dice in questi casi, alle autorità competenti.

  • m.bel. |

    Grazie a lei per il prezioso commento. Confesso che non conoscevo i modelli francesi e inglesi e intendo approfondirli perché li trovo molto interessanti. Più in generale posso dire che sistemi di limitazione dei compensi applicati a tutta la rosa modulabili e flessibili sono preferibili a regolamentazioni troppo rigide che rischiano di far danni e risultare ineffaci alla lunga. Preferibili anche rispetto al fair play finanziario che se ha il merito di aver acceso un faro sulla necessità di una cura dei conti in una fase recessiva dell’economia potrebbe determinare una cristallizzazione delle attuali gerarchie con effetti opposti a quelli sperati.
    Quindi grazie ancora per le indicazioni. Studierò il tutto è proverò a parlarne, come si dice in questi casi, alle autorità competenti.

  • Andrea |

    Io non so se lei ha modo di dirlo a Tommasi, ma io avrei una proposta; in Inghilterra e in Francia, i campionati professionistici di Rugby hanno anch’essi il salary cap ma secondo criteri completamente diversi: il tetto salariale è complessivo, in quanto applicato alla rosa intera e non al singolo stipendio (di circa 9,5 milioni di Euro in Francia e 4,5 milioni di sterline in Inghilterra); inoltre vari sono i correttivi apportati, tra cui, in Francia l’esclusione dei “giovani” al di sotto dei 50 mila euro dal computo, in Inghilterra invece la possibilità di designare una “stella” dal grosso stipendio da escludere dal computo. Per i motivi sopra esposti il modello francese sarebbe più applicabile alla nostra Serie B, anche se con un tetto attorno ai 5-6 milioni: si potrebbe comunque guardare ai giovani e chi vuole dare compensi alti sarà costretto a rivedere quelli degli altri giocatori (premesso che in Francia viene imposto un margine del 20% da non spendere, pena sanzioni pecuniarie)… Vorrei sapere cosa ne pensa e se la ritiene una proposta fattibile. Per il resto complimenti per il suo blog, sempre puntuale e assolutamente estraneo a lodi gratuite verso i grandi club (cosa sempre più rara nel mondo del calcio in particolare). Buon Lavoro!

  • Andrea |

    Io non so se lei ha modo di dirlo a Tommasi, ma io avrei una proposta; in Inghilterra e in Francia, i campionati professionistici di Rugby hanno anch’essi il salary cap ma secondo criteri completamente diversi: il tetto salariale è complessivo, in quanto applicato alla rosa intera e non al singolo stipendio (di circa 9,5 milioni di Euro in Francia e 4,5 milioni di sterline in Inghilterra); inoltre vari sono i correttivi apportati, tra cui, in Francia l’esclusione dei “giovani” al di sotto dei 50 mila euro dal computo, in Inghilterra invece la possibilità di designare una “stella” dal grosso stipendio da escludere dal computo. Per i motivi sopra esposti il modello francese sarebbe più applicabile alla nostra Serie B, anche se con un tetto attorno ai 5-6 milioni: si potrebbe comunque guardare ai giovani e chi vuole dare compensi alti sarà costretto a rivedere quelli degli altri giocatori (premesso che in Francia viene imposto un margine del 20% da non spendere, pena sanzioni pecuniarie)… Vorrei sapere cosa ne pensa e se la ritiene una proposta fattibile. Per il resto complimenti per il suo blog, sempre puntuale e assolutamente estraneo a lodi gratuite verso i grandi club (cosa sempre più rara nel mondo del calcio in particolare). Buon Lavoro!

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