Dopo 11 anni l'Hellas Verona torna sul palcoscenico della Serie A. Un motivo in più di soddisfazione per il presidente Maurizio Setti verrà dai conti del club. La promozione nella massima serie darà accesso ai ricchi introiti televisivi e porterà nelle casse della società scaligera almeno una ventina di milioni. Prendendo in considerazione anche l'incremento delle altre voci di entrata (botteghino e settore commerciale, già previsto un accordo con Nike) che prudenzialmente potremmo stimare in almeno 5 milioni, il fatturato dell'Hellas Verona potrebbe più che triplicare. Con un effetto leva sugli utili notevole. C'è da rimarcare infatti che nonostante gli sforzi per alzare il livello di competitività della squadra il club ha mantenuto un sostanziale equilibrio economico.
Il bilancio chiuso al 30 giugno 2012, coincidente con la prima stagione di B dopo il quadriennio in Lega Pro, mostra un utile di 2,9 milioni che ha riportato in territorio positivo i conti dopo i 5 milioni di rosso del bilancio 2011.
Nel passaggio dalla Lega Pro alla serie cadetta, il fatturato del Verona è salito da 3,7 a 11 milioni (+197%). Gli incassi principali sono legati allo stadio Bentegodi con 3,3 milioni e agli sponsor con 2,3 milioni. Dai diritti tv sono invece arrivati appena 0,7 milioni (0,1 dalle emittenti locali e 0,6 dalla Lega). A queste somme vanno aggiunte plusvalenze per 0,3 milioni, 3,7 milioni di contributi per la mutualità di sistema e "altri proventi".
I costi sostenuti per la rincorsa alla serie A sono stati tutto sommato contenuti: al 30 giugno 2012 ammontano complessivamente a 12,5 milioni; in particolare, quelle legati al personale hanno pesato per 6,6 milioni di cui 5,4 milioni per gli ingaggi (cui si sommano 0,4 milioni di ammortamenti), con un aumento del 43% rispetto all'anno precedente quando l'Hellas Verona ha speso per gli stipendi dei tesserati 3,6 milioni. Nell'ultimo anno di Lega Pro il fatturato del club, come detto, era di 3,7 milioni, con quasi 2 milioni di euro incassati dal botteghino grazie alla passione dei tifosi scaligeri che non hanno abbandonato l'Hellas nelle stagioni più difficili. Nel 2011/12 sono stati staccati 10.551 abbonamenti e in quest'ultima stagione 11.564 (per un incasso di 2,2 milioni).
A conferma della crescita equilibrata della società veronese al 30 giugno 2012, infine, risultano iscritti in bilancio 3,1 milioni di debiti contro 5,6 milioni di crediti e 1,6 milioni di disponibilità liquide.
La vera sfida per il presidente Setti e la dirigenza scaligera sarà ora quella di sfruttare al meglio il boom del giro d'affari, rinforzando l'organico senza intaccare l'attuale rapporto tra costo del personale e fatturato ancorato al 60%.