La trattativa è nel vivo, e la chiusura è attesa a giorni. Da ambienti finanziari asiatici rimbalza la voce che l'accordo sia già stato trovato e che servono i tempi tecnici per formalizzarlo. A giorni potrebbe arrivare l'annuncio. Massimo Moratti ama l'Inter, per ragioni personali e familiari, prima ancora che imprenditoriali. Dunque, nella trattativa con il gruppo indonesiano guidato da Erick Thohir ha un fondamentale obiettivo: garantire alla società nerazzurra un rapido ritorno sul palcoscenico internazionale e dotarla di risorse adeguate per competere con le corazzate europee (a partire dalla costruzione del nuovo stadio).
Come Il Sole 24 Ore ha anticipato i dossier sul tavolo sono due. Gli investitori asiatici spingono per acquisire il pacchetto di maggioranza del club. L'offerta è di 260 milioni per l’80% del capitale dell’Inter (poco meno di 300 milioni per il 100%). Un'offerta allettante per Moratti, il quale continua a preferire la soluzione «B», vale a dire la cessione di un pacchetto di minoranza (20/30%) sulla falsariga di quanto avvenuto qualche settimana fa con il passaggio del 13,7% delle quote Saras ai russi della Rosneft.
Questo piano alternativo prevederebbe poi la progressiva acquisizione da parte degli indonesiani di quote azionarie, fino a salire oltre il 50% nel giro di un paio d’anni.
In entrambi i casi, Moratti potrebbe conservare la presidenza del club. I rapporti con l’establishment nazionale, e milanese in particolare, della famiglia Moratti sono infatti ritenuti fondamentali dagli indonesiani per portare a buon fine gli investimenti nel progetto di uno stadio di proprietà (per un impianto multifunzionale da 60mila posti serviranno almeno 300 milioni).
Certo, poi bisognerà fare i conti con i numeri e i bilanci della società. Al 30 giugno 2012 il rendiconto patrimoniale dell’Inter mostra debiti totali per 458 milioni e crediti per 155. Il valore della rosa è contabilizzato in 150 milioni, mentre il patrimonio immobiliare (terreni e fabbricati) è pari a 13 milioni. Per quanto riguarda la gestione, il bilancio 2012 mostra un rosso di 77 milioni e le previsioni per il 2013 non sono positive. Tuttavia Thohir e gli investitori che lo supportano sono convinti di poter aiutare l’Inter e riportarla in utile, soprattutto sviluppando le potenzialità del brand nerazzurro a livello internazionale e in particolare in Asia dove già riscuote un alto gradimento. La stima del marchio Inter fatta da Brand Finance è di 116 milioni di euro, mentre per Forbes il club occupa la quattordicesima posizione al mondo con un valore di quasi 400 milioni.
La risposta di Moratti è attesa a giorni e sarà in ogni caso una decisione storica per l'Inter.
A conti fatti, in definitiva, nell'ipotesi di cessione del 100% l'impegno di un investitore esterno nel medio-lungo periodo potrebbe essere di circa un miliardo di euro: 300 milioni per la società, 300 milioni per i debiti (se il bilancio 2013 confermerà la situazione 2012, ma l'indebitamento potrebbe essere inferiore), 300 per la costruzione dello stadio, più un centinaio per ricapitalizzare dopo il deficit 2013 e per investire nel mercato estivo.