La Procura di Barcellona ha aperto un procedimento contro Leo Messi e il padre del calciatore, Jorge Horacio, per una presunta frode fiscale di oltre 4 milioni di euro: è quanto riporta il quotidiano spagnolo El Pais. I reati riguarderebbero le dichiarazioni dei redditi degli anni 2007, 2008 e 2009 quando, secondo la Procura, i diritti di immagine del calciatore argentino sarebbero stati ceduti a società di comodo.
Il fascicolo contro il 26enne attaccante argentino e il padre Horacio é stato aperto dalla procuratrice Raquel Amado presso la sezione istruttoria di Gavà, la località costiera della Catalogna in cui risiede Messi, ma non é ancora chiaro se il tribunale intenda procedere. Stando a quanto sta emergendo dai media spagnoli in queste ore sembrerebbe che per sfuggire al fisco, la Pulce avrebbe simulato la cessione dei diritti d'immagine a società compiacenti con base in paradisi fiscali come Belize e Uruguay e, parallelamente, avrebbe stipulato contratti per farsi rappresentare da altre società con base in Gran Bretagna e Svizzera, Paesi europei con regimi fiscali favorevoli. In questo modo gli introiti transitavano da questi Paesi europei verso i paradisi fiscali con una «totale opacità» rispetto alla Hacienda Publica, l'erario spagnolo a cui sarebbero stati sottratti, per l'esattezza 1.059 milioni nel 2007; 1.572 nel 2008 e 1.53 nel 2009. In totale 4.164 milioni. Per questi illeciti i Messi, padre e figlio, rischierebbero pene da 2 a 6 anni e soprattutto una multa che può arrivare dal doppio a sei volte la cifra evasa. Insomma l'argentino potrebbe essere sanzionato per una cifra fino a 24 milioni.
Messi é uno degli atleti più pagati al mondo con i 15 milioni di euro all'anno che gli assicura il Barcellona e altrettanti dagli sponsor. Ancora i diritti d'immagine a rovinare l'"immagine" dei calciatori vip, dunque, come nelle contestazioni del caso Maradona/agenzia delle Entrate costate al Pibe de Ore una cartella esattoriale ben più salata pari a circa 40 milioni di euro.
Messi e il suo entourage respingono al mittente le accuse: "Apprendiamo dell'azione avviata dal fisco spagnolo. La cosa ci ha sorpreso perchè non abbiamo mai commesso alcuna infrazione – dice sulla sua pagina facebook -. Abbiamo sempre ottemperato a tutti gli obblighi fiscali su consiglio dei nostri consulenti, che chiariranno la situazione".