La guerra dei contributi del Coni e i possibili tagli alla Figc. Abete: “Il calcio ha un ruolo fondamentale”

''Rivedere i contributi alla Figc?  Gli organi direttivi del Coni hanno tutte le titolarità di fare le loro valutazioni. La prospettiva è quella di far crescere tutto lo sport italiano e il calcio ha un ruolo fondamentale''. Giancarlo Abete, presidente della Figc, si esprime così sull'ipotesi di una revisione dei criteri per la ripartizione dei contributi del Coni alle federazioni e del possibile taglio delle risorse destinate al calcio chiesto da alcuni presidenti. 

"Siamo parte della famiglia del Coni. Io personalmente faccio parte della Giunta del Coni e del Consiglio nazionale e quelle sono le sedi per dibattere di questi problemi. Noi presentiamo la nostra realtà di un sistema calcio che ha un milione e 400mila tesserati. Siamo uno dei 5 sport professionistici che risultano esserlo in Italia. Forse ce ne sono altri che non lo dichiarano ma invece lo sono.Contribuiamo soltanto con il sistema professionistico a un miliardo e 70 milioni a livello previdenziale e fiscale – fa notare Abete – e i 64 milioni che prendiamo dal Coni sono il riconoscimento del ruolo centrale che il calcio ha sempre avuto nell'alimentare lo sport italiano attraverso le schedine. Oggi abbiamo le scommesse sportive con un introito netto di circa 170-180 milioni di euro e il 90% delle scommesse sportive vertono  sul calcio".