L'Assemblea della Lega di Serie A ha approvato all'unanimità (solo il Catania non era presente) le linee guida per la vendita dei diritti televisivi. "Ora sarà avviato l'iter previsto dalle norme – ha spiegato il Presidente A Maurizio Beretta- per i diritti del triennio 2015-2018, con l'invio del testo alle due autorità, Agcm e Agcom che entro 60 giorni ci faranno pervenire le loro osservazioni. Passato questo step si tornerà in Assemblea per l'approvazione del bando vero e proprio".
La battaglia contro la pirateria. Intanto la Lega rafforza la battaglia contro la pirateria Web per tutelare il valore dei diritti tv e non solo. Da alcune stagioni, infatti, stringendo alleanze con partner specializzati nella lotta alla "contraffazione video", come "Friend", azienda britannica leader del settore, e "Vidierre", società italiana che offre il monitoraggio dell'intero palinsesto delle emittenti tv, la Lega ha focalizzato la sua attività di interdizione in tre aree: live streaming, highlights e emittenza locale. Per quanto riguarda la prima area, quella delle partite trasmesse in diretta da siti pirata in violazione delle esclusive concesse dalla Lega ai broadcaster ufficiali (Sky e Mediaset), l'azione di contrasto si basa su una tecnica all'avanguardia denominata "fingerprinting". Attraverso questo monitoraggio, che ha coperto tutte le 38 giornate di campionato delle stagioni sportive 2011/12 e 2012/13, sono stati osservati circa 80mila "segnali", di cui 36mila originali, e sono stati scoperti e chiusi quasi 30mila siti illegali (7900 nella stagione 2011/12 e oltre 21mila nella stagione 2012/13) in tutto il mondo e nel 60% dei casi sono stati resi inattivi dopo 15 minuti dall'inizio dei match. La Lega ha avviato, per tutelare i club e i licenziatari, azioni legali presso il Tribunale di Milano che hanno portato al sequestro di oltre una decina fra i principali siti dedicati alle trasmissioni pirata, tra cui Rojadirecta.me, Limev.com, Webcaston.com, Dinozap.tv, LiveScoreHunter.tv, ILive.to. Anche se, va sottolineato, si tratta di iniziative legali complesse trattandosi in moltissimi casi di siti localizzati all'estero e che una volta chiusi, "rinascono" altrove sotto altre vesti.
Un aiuto potrebbe arrivare dalla Ue dato che la Corte di Giustizia ha stabilito lo scorso 26 novembre (nella causa C-314/12) che gli internet provider sono tenuti a bloccare l'accesso ai siti che infrangono il copyright, soprattutto quando i casi vengono segnalati dai titolari dei diritti violati.
Content ID. Sul versante degli highlights video, la Lega ha grazie alla partnership con Youtube può far rimuovere dal web le immagini degli eventi i cui diritti di trasmissione sono stati ceduti ai broadcaster. L'individuazione dei video vietati avviene attraverso una tecnologia ad hoc, denominata Content ID, che consente di intercettare i video caricati su Youtube che hanno le stesse frequenze e caratteristiche di quelli ufficiali (forniti dalla stessa Lega). Solo nella stagione 2011/12 sono stati così interrotti oltre 20mila video e nella scorsa stagione il numero è stato ancora superiore. In questo ambito la Lega Serie A è all'avanguardia. Solo lo scorso novembre, infatti, la Premier ha raggiunto un accordo stragiudiziale con Google, nei confronti del quale nel 2007 aveva intrapreso un'azione giudiziaria a New York per la protezione del copyright, basato proprio sul ricorso alla tecnologia Content ID, per setacciare Youtube e rimuovere tutti i video caricati illegalmente relativi ai goal dei match del torneo britannico.
Sul fronte interno la Lega, infine, verifica il rispetto delle licenze sui diritti tv, che valgono circa un miliardo all'anno, denunciando all'Agcom le irregolarità commesse dalle emittenti locali: dal 2010 al 2013 sono state segnalate al Garante 47 tra televisioni e radio.
Valorizzare i diritti Internet. Difendersi dai "web pirati" non è sufficiente. Ecco perchè nel prossimo bando relativo alla cessione dei diritti tv (l'assemblea ha appena confermato l'accordo con Infront Italy che si estenderà fino al 2018 con possibilità di rinnovo automatico, se si raggiungeranno determinati target di fatturato, fino al 2021) dovrebbe essere per la prima volta disciplinato e possibilmente monetizzato, in maniera autonoma, il diritto di ritrasmissione Internet all'estero di match e highlights. Questo al di là di ciò che già oggi può trasmettere nella Penisola il canale dedicato di Youtube della Lega. Certo, la legge italiana dopo l'ottavo giorno fa cadere le esclusive primarie in quanto subentra il cosiddetto diritto di archivio, ma lo sviluppo di app dedicate (c'è già un accordo con Tim in questa direzione) e delle trasmissioni attraverso i social network potrebbero aprire le porte di nuovi ricavi aiutando la Serie A a ridurre il gap di fatturato con le principali Leghe europee.