Manchester City a rischio fair play: i conti 2013 segnano un passivo di circa 60 milioni

Il  Manchester City di proprietà dal 2008 della “Abu Dhabi United Group Investment & Development” dello sceicco Mansour chiude i conti del 2013 con un passivo di circa 60 milioni, dimezzando il deficit della stagione predecente. Il fatturato del City è salito da 278 a 326 milioni di euro.  Nel bilancio chiuso al 31 maggio 2013 i ricavi dal botteghino ammontano a 47,6 milioni (incluse le aree ospitalità). Dai diritti tv sono sono arrivati 106,4 milioni (inclusi i circa 30 milioni derivanti dalla partecipazione alla Champions). I ricavi commerciali sono stati pari a 172 milioni di euro, frutto di sponsorizzazioni di peso come Etihad Airways (che ha assicurato un contratto decennale da 400 milioni), EA Sports, Richard Mille, Est Cola and Extra Joss e delle tournée in Cina e Malesia dell’estate 2012 e negli Usa del maggio 2013. C’è poi una quota rilevante di ricavi (quasi 57 milioni) collegato anche  a transazioni con parti correlate che hanno ad oggetto la vendita di diritti di design, know-how e altri diritti sulle opere dell’ingegno.

Per quanto concerne i costi operativi, va sottolineato come siano passati da 419 a 445 milioni di euro. In particolare, i costi del personale sono aumentati da 242 a 280 milioni di euro. Gli ammortamenti della rosa giocatori sono pari invece a 95 milioni di euro. Mantenere l’organico così prestigioso costa circa 375 milioni.

Il risultato prima delle imposte, significativo ai fini del fair play finanziazio, è pari a un rosso di 61 milioni di euro, mentre nel bilancio 2012 era negativo per circa 120 miloni. Il risultato prima delle imposte aggregato del primo periodo di monitoraggio Uefa ammonterebbe a circa 181 milioni di euro. Questo rosso potrà essere rivisto alla luce del regolamento sul Fair play finanziario che prevede una serie di deroghe/clausole di salvaguardia:  dall’esclusione dei contratti con i calciatori siglati prima del 1° giugno 2010 (a patto che la perdita dell’esercizio 2011/12 sia la causa dello sforamento del risultato aggregato 2012-13 e che sia in atto un percorso di risanamento economico)¸ a quella delle spese per le strutture sportive e il settore giovanile. Peserà, infine, la valutazione delle operazioni con parti correlate (dalla sponsorizazione Etihad Airways alla cessione del copyright).