Palermo: nella stagione della retrocessione anche i conti non tornano (-19 milioni)

La stagione della retrocessione in Serie B si chiude inevitabilmente col segno meno per il Palermo. Il club rosanero ha chiuso l'esercizio al 30 giugno 2013 con una perdita da oltre 19 milioni di euro, quasi il quintuplo rispetto a quella registrata nell'esercizio precedente. Di conseguenza, il patrimonio netto della società di viale del Fante si è praticamente dimezzato, passando da 26,1 milioni di euro a 13,4 milioni.
 
Crollano le plusvalenze. Il valore di produzione del Palermo si attesta a circa 67 milioni di euro, quasi 30 in meno rispetto a quello realizzato al 30 giugno 2012. Entrate in calo in tutti i settori, ma salta all'occhio il  -61,53% legato alle plusvalenze, circa 22 milioni in meno rispetto all'esercizio precedente (nel quale però rientrava la cessione di Javier Pastore al Paris Saint-Germain). Le operazioni perfezionate nel corso della campagna trasferimenti hanno portato un saldo finanziario positivo di 10 milioni. In calo anche i ricavi dal botteghino (4 milioni contro i 5,4 dell'anno precedente), quelli relativi a sponsorizzazioni e settore commerciale (5,7 milioni contro i 6,5 della stagione 2011/12) e quelli derivanti dalla cessione dei diritti televisivi (33,5 milioni di euro, 5 milioni in meno rispetto al 2012). Per i diritti tv, con la discesa in B, ci sarà un crollo che si rileverà nell'esercizio relativo alla stagione 2013/14, buco che sarà ammortizzato solo in parte dal paracadute per la retrocessione pari a 15 milioni di euro.
 
Cala il valore del parco giocatori. Per effetto delle operazioni legate alla campagna trasferimenti, il valore del parco giocatori è pari a quasi 57 milioni di euro al netto degli ammortamenti. Un calo di oltre 16 milioni rispetto a quello registrato al 30 giugno 2012. Rispetto all'esercizio precedente sono diminuiti di oltre 8 milioni i costi relativi alla gestione operativa, un calo legato quasi esclusivamente ai costi per servizi, diminuiti di 7,6 milioni di euro. I costi per il personale, circa 39 milioni, rappresentano la fetta più grande delle uscite. L'unico aumento riguarda gli ammortamenti e le svalutazioni, che si attestano a circa 25 milioni di euro.
 
Debiti in diminuzione. Il totale dei debiti del Palermo ammonta ad 81,8 milioni di euro, 16 milioni in meno rispetto al 2012. Il club siciliano ha debiti per circa 35 milioni verso Enti-settore specifico, ovverosia Lega Calcio ed altre società calcistiche. In particolare, la voce è costituita da circa 25,6 milioni di debiti verso le società italiane, 9,3 verso le società estere e circa 42 mila euro verso la Lega Calcio. I debiti per compartecipazioni risultano praticamente dimezzati rispetto allo scorso esercizio per via della risoluzione della comproprietà di Emiliano Viviano con l'Inter e si assestano a 5,3 milioni di euro. Altri debiti riguardano i fornitori (20,1 milioni, circa 4 milioni in meno rispetto al 2012) e le banche per circa 11 milioni. Alla voce crediti invece il Palermo registra un leggero calo, attestandosi a 43,1milioni di euro. Anche in questo caso, la maggior parte dei crediti proviene da Enti-settore specifico: 34,6 milioni verso società italiane, 2,3 milioni verso società estere e circa 10 mila euro verso la Lega.
 
Contenzioso sul pagamento di Dybala. Tra i contenziosi a carico del Palermo spicca quello riguardante la società Pencilhill, che vanta diritti sul trasferimento di Paulo Dybala dall'Instituto de Cordoba ai rosanero. Il Palermo dichiara di non dover nulla alla Pencilhill se non al di fuori di quanto pattuito con l'Istituto de Cordoba. Il Palermo, inoltre, ha acquisito il 2% del capitale sociale della Mepal, di cui già possedeva il 98%. La Mepal, incaricata allo sviluppo delle attività immobiliari ed infrastrutturali della società, ha presentato nel febbraio 2012 la richiesta per la realizzazione del nuovo stadio e nel luglio 2013 il progetto del centro sportivo nel Comune di Carini.