Ecco come funziona la legge sugli stadi e i club interessati (tra cui Samp e Chievo): l’Udinese avrebbe impiegato 315 giorni e non sei anni

“La nuova legge dedicata allo sviluppo dell’impiantistica sportiva crea delle premesse importanti per progetti che abbiano i giusti requisiti e siano sostenibili. Inoltre i progetti possono prevedere ulteriori interventi infrastrutturali che portino ricavi continuativi e potranno essere utilizzati per impianti di piccole, medie e grandi dimensioni. Ovviamente bisogna predisporre un piano economico-finanziario che abbia un equilibrio prospettico e anche qualche margine in più per affrontare inconvenienti improvvisi o cicli economici deboli”. Il Commissario Straordinario dell’Istituto per il Credito Sportivo, Paolo D’Alessio, ha spiegato in questi termini i vantaggi della nuova legge sugli stadi e cosa l’Istituto può fare.

Face decisiva. “In questo momento si deve dare una spinta forte allo sviluppo dell’impiantistica, noi siamo pronti, abbiamo il know-how e un’esperienza di 50 anni. Saranno iniziative più adatte ad essere finanziate e meno fragili. In questo modo possono nascere impianti che possono crescere ed essere finanziati dall’Istituto per il Credito Sportivo. Secondo la nuova legge 147 – ha precisato – non si possono prevedere costruzioni residenziali, che avrebbero abbattuto in parte il costo iniziale, ma non avrebbero inciso sui ricavi continuativi. Ci si concentra sulle licenze compensative con la ì possibilità di costruire bar, ristoranti, musei dello sport, fun shop, ma anche alberghi o centri commerciali, il tutto per ottenere ricavi integrativi e diversificati, funzionali al conseguimento del complessivo equilibrio economico finanziario dell’iniziativa”.

Iter semplificato. Altro punto importante è l’iter amministrativo, “che è un grande punto di forza della nuova legge”, secondo il Commissario dell’Ics. “L’Udinese, ad esempio, uno degli ultimi impianti che abbiamo seguito, dallo studio di fattibilità ci ha messo sei anni per poter avviare la fase realizzativa. Dal 2008 al 2014 è passata dallo studio di fattibilità ai lavori, mentre con la nuova legge, che il club friulano non ha potuto utilizzare, ci avrebbe messo 315 giorni. L’Udinese inoltre ha dovuto far fronte a costi amministrativi inaspettati e a costi di riprogettazione”. Le incertezze e i tempi lunghi determinano rischi e costi, le certezze e i tempi brevi li eliminano. Il terzo elemento importante della legge è il Fondo Nazionale di Garanzia di 45 milioni di euro che sarà amministrato dall’Ics in gestione separata, ma necessita di un decreto attuativo. “Servirà per operazioni sostenibili e meritevoli, ma deboli sotto il profilo della garanzia. Il Fondo potrà garantire una quota di finanziamento intorno al 50%, ma per alcune tipologie di operazioni la copertura potrebbe essere più elevata. Il Fondo di Garanzia è uno strumento che potrà supportare il finanziamento di impianti piccoli o medio piccoli, come campi da basket, piscine o piccoli stadi per la Lega Nazionale Dilettanti o la Lega Pro. L’Istituto, assieme alla Coni Servizi, si sta facendo promotore dei vantaggi della legge: ci saranno incontri simili a quello del 1° aprile scorso con la Lega Pro”, ha sottolineato il Commissario dell’Ics. Aggiungendo: “Gli incontri di lavoro saranno programmati con le altre leghe di calcio e degli altri sport e con le federazioni sportive. In Italia abbiamo un’impiantistica carente. Noi ci proponiamo come motore e come consulenti delle varie iniziative oltre che come finanziatore principale, o in pool per le operazioni più importanti afferma ancora. Come in passato, abbiamo sempre costruito e finanziato questi progetti e faremo anche da garante appunto con il Fondo di Garanzia. Oltre ad organizzare incontri, abbiamo istituito un numero verde e una email dedicata 147@creditosportivo.it. Inoltre abbiamo previsto una riduzione del tasso d’interesse, come logica commerciale, dello 0,25% per tutte le iniziative che saranno realizzate ai sensi della nuova legge”.

Roma, Udinese, Sampdoria, Chievo e altri. “La Roma puo’ costruire il nuovo stadio in due anni? E’ possibile, si vuole dare un grande impulso, anche con la volontà del sindaco Ignazio Marino. Il Comune in 90 giorni dalla presentazione dello studio di fattibilità rilascerà la dichiarazione di pubblico interesse e c’e’ tutta l’intenzione di rispettare la legge. Certo i due anni complessivi sembrano tempi molto ambiziosi perchè circa un anno è necessario per l’iter amministrativo, rimane poco più di un anno per la realizzazione. Realisticamente tre anni sembrano più probabili, ma vedremo cosa succederà”, ha chiarito ancora D’Alessio. “L’impianto della Roma che prevederà un miliardo di investimenti complessivi è un impegno imponente, con il costo dello stadio che sara’ di 300 milioni, e rispetta quelli che sono i costi standard a livello europeo per capienze di circa 50-60mila spettatori. Con la Roma abbiamo già avuto dei contatti, ma vista la dimensione dell’investimento sarà una operazione divisa tra privati e banche. Il tasso di interesse per la Roma non lo faremo noi, non sarà, per intenderci, sul listino standard. Ci sarà probabilmente un pool di banche che lo definirà collegialmente”, ha proseguito D’Alessio. “Oltre all’Udinese e alla Roma in Serie A c’e’ anche la Sampdoria interessata e stiamo partendo con altri progetti importanti come il centro di allenamento della Juventus nell’area Continassa di Torino, il centro sportivo di Bottagisio del Chievo che è in fase di ampliamento e anche quello del Bologna a Granarolo che dovrebbe partire a breve”.

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