Il Psg chiude il biennio 2012/13 con un rosso complessivo di 9 milioni (in attesa del verdetto della Uefa)

IL Paris Saint Germain chiude il bilancio al 30 giugno 13 con una perdita di 3,5 milioni di euro. Il bilancio relativo al 2012 invece aveva fatto registrare un rosso di 5,4 milioni. Quindi con un rosso complessivo di circa 9 milioni, il Psg dello sceicco Al Thani sarebbe nettamente nei limiti del fair play finanziario che nel biennio 2012/13, tra le altre cose, prevede un rosso massimo di 45 milioni. Il condizionale, come si dice in questi casi, è d’obbligo. Il verdetto finale della Uefa dipenderà da come verranno rideterminati i ricavi collegati ai ricchissimi contratti di sponsorizzazione con “parti correlate” del Qatar.
Il fatturato del Psg, controllato dalla Qatar Sports Investments, al netto delle plusvalenze, ha raggiunto al 30 giugno 2013 i 399 milioni di euro, con un incremento di quasi 300 milioni in due anni. Al 30 giugno 2011, prima dell’avvento degli sceicchi, i ricavi del Psg erano di appena 100 milioni e nel 2012 si fermavano a 222 milioni. I ricavi da gare sono stati pari a 40 milioni (contro i 25 della stagione precedente), grazie alla qualificazione ai quarti di finale della Champions League (oltre che all’aumento dei prezzi del Parco dei principi). Sempre la Champions ha garantito entrate per circa 44,7 milioni, mentre dai diritti tv nazionali sono arrivati altri 46 milioni. Ufficialmente i ricavi da sponsor e pubblicità sono pari a Euro 35 milioni (nel 2011/12 erano pari a 24,6 milioni). I ricavi principali del Psg derivano, però dalla contestatissima (in sede Uefa) voce “altri ricavi”: 233,5 milioni (mentre nel 2011/12 erano 125,4 milioni e 17,2 milioni nel 2010/11). In questa voce ricadono gli introiti legati all’accordo di sponsorizzazione/promozione con l’Ente del Turismo del Qatar (addirittutra retroattivo per il bilancio 2012). Se i contratti con Emirates (jersey sponsor), Nike (sponsor tecnico), Panasonic, McDonalds e Microsoft rientrano nelle ordinarie modalità di sponsorizzazione di un club di calcio, il legame multimilionario con l’Ente del Turismo del Qatar, “parte correlata”, appare decisamente fuori dall’alveo del fair play finanziario. Così come l’accordo tra Psg e Gruppo Ooredoo, società di telecomunicazioni del Qatar che assicurerà entrate per 15 milioni all’anno per cinque stagioni. L’obiettivo di questi mega-contratti per il Psg è quella di promuovere e rafforzare l’immagine a livello globale del Qatar e dell’operatore di tlc del paese, per cui non possono essere considerati dalla Uefa come normali contratti di sponsotizzazione. Vedremo tra poche settimane come si orienterà l’organo di controllo contabile di Nyon.
I costi operativi del Psg nel 2013 sono quasi raddoppiati. Nel bilancio 2013 si è infatti registrato un aumento da 214 a 407 milioni. In particolare, il costo del personale (ingaggi) è salito a circa 220 milioni (dai 117 milioni del bilancio 2012). A questi vanno aggiunti gli ammortamenti dei cartelllini e le provvigioni agli agenti che ammontano a 91 milioni (erano 41 nel 2012).
In definitiva, basterebbe che la Uefa “sterilizzasse” per il 50% i contratti con l’Ente del Turismo del Qatar (considerandoli, per esempio, nel 2013 per soli 100 milioni anziché per i circa 200 messi a bilancio) per mettere il Psg fuorigico nell’ottica del fair play finanziario.

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  • Marco Bellinazzo |

    la sanzione che avevo anticipato è la limitazione della rosa nella prossima champions (anche legata al valore degli ingaggi)

  • Pierpaolo |

    Ho seguito il tuo intervento a Tutti Convocati dell’altro giorno e parlavi di indiscrezioni che indicano una sanzione “medio-piccola” delle’Uefa nei confronti del PSG: potresti spiegare meglio quale sarebbe questa sanzione?

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