L’Inter di Erick Thohir sceglie Infront Italy al posto di Rcs Sport per sviluppare l’area sponsorship e l’offerta legata alla corporale hospitality di San Siro. La partnership con Infront, presieduta da Marco Bogarelli e tra le società leader nella gestione del marketing e dei diritti sportivi, durerà quattro stagioni e assicurerà all’Inter ricavi “minimi” per 80 milioni (20 milioni all’anno).
Un surplus da 10 milioni a stagione. Negli ultimi anni all’Inter il settore commerciale ha fruttato complessivamente circa 40 milioni annui, inclusi gli accordi pluriennali e già operativi con il jersey sponsor Pirelli e quello tecnico Nike, i quali da soli valgono circa 30 milioni. Dunque, Infront, garantirà un miglioramento minimo di circa 10 milioni a stagione (versando, appunto, almeno 20 milioni annui) rispetto a quanto oggi incassato dalle altre tipologie di sponsorizzazioni e dall’area dello stadio dedicata alle imprese. Con l’obiettivo di portare a breve i ricavi commerciali stagionali totali a 60 milioni, sul livello della Juventus e all’inseguimento del “primatista” Milan che viaggia intorno agli 80 milioni.
“Quando sono arrivato qua qualche mese fa – ha confermato Thohir, che si appresta a svelare all’assemblea dei soci l’atteso piano di ristrutturazione del debito – avevo la convinzione che la serie A dovesse tornare al top del mondo. Con Infront abbiamo firmato un accordo di quattro anni aumentando del 50% i nostri introiti in questo settore”.
Internazionalizzazione e San Siro. Le linee di crescita del settore commerciale, come ha chiarito Bogarelli, passeranno soprattutto dalla valorizzazione del brand a livello internazionale e dallo Stadio San Siro. Per quanto riguarda il brand Inter, si darà vita a una nuova filosofia nella gestione dei “partner” che saranno ridotti al massimo a una trentina con diversi modelli di coinvolgimento nelle politiche di marketing e quindi di impegno economico in modo da rendere, anche attraverso i social network, il rapporto tra le aziende sponsor e l’Inter sempre più dinamico e reciprocamente conveniente. A questi partner si aggiungeranno un centinaio di aziende per l’area corporate, inizialmente interessate solo alla possibilità di disporre di propri palchi a San Siro per riunioni e attività di rappresentanza ma che un domani potrebbero ambire a diventare veri e propri sponsor.
Si punterà poi sempre più ad accordi “regionali”, a cominciare da Cina, Giappone, Indonesia e Nord America sull’esempio del Manchester United, per raggiungere gli oltre 250 milioni di tifosi-clienti interisti sparsi nel mondo. Per potenziare il settore commerciale sarà indispensabile tuttavia un ammodernamento dello stadio Meazza che sarà, almeno per ora, la Casa del club nerazzurro. Il fatto che Infront curi anche gli interessi commerciali del Milan non potrà che creare sinergie positive e migliorare la co-gestione dell’impianto il quale, come ha sottolineato Bogarelli, “resta una bella signora, che magari ha solo bisogno di un po’ di trucco in più. Siamo molto soddisfatti di aver raggiunto un accordo di partnership con una squadra di così grande prestigio come l’Inter – ha concluso Bogarelli – e siamo certi che questo binomio porterà grande valore alla società e alla rinnovata immagine dell’Inter nel mondo. La cifra distintiva del nostro accordo è la condivisione della strategia e la collaborazione operativa che le due società hanno stabilito dal primo momento. A partire dal giorno zero, infatti, Infront e Inter stanno lavorando all’unisono e sono certo potremo annunciare alcuni successi già nelle prossime settimane”.