Come investire nelle infrastrutture: il Borussia Dortmund vuole acquistare il “Rote Erde”

Il Borussia Dortmund vuole acquistare lo stadio “Rote Erde”, impianto dalla capienza di 25.000 posti situato alle spalle del Westfalenstadion, attuale casa dei gialloneri. Oggi la struttura è utilizzata dallo stesso club per le partite del Borussia Dortmund II, squadra riserve militante nella terza divisione tedesca. Tra il Borussia e la Città di Dortmund, proprietaria dell’impianto, c’è già un accordo preliminare per la cessione.

Il Borussia investe sulle infrastrutture. Lo stadio verrà così sfruttato dal club anche per le giovanili, come affermato dall’amministratore delegato Hans-Joachim Watzke: “Dobbiamo migliorare le nostre infrastrutture, per questo stiamo provvedendo all’installazione di un impianto di riscaldamento del terreno, un nuovo campo e il rimodernamento degli spalti. Nei prossimi anni ci saranno investimenti a sette cifre”.

Si cerca l’accordo sul prezzo. Per l’acquisto del Rote Erde, il club tedesco sta cercando di mantenere la spesa a livelli accettabili: “Vogliamo pagare un giusto prezzo – ha proseguito Watzke – quel che si può fare per uno stadio estremamente vecchio, dove per anni non si è investito. La Città vuole un consulente esterno per determinare il prezzo dello stadio e alla fine potrebbe non essere così basso, perché con il ricavo vorrebbero rifinanziare la costruzione di un centro atletico di cui la città avrebbe bisogno proprio a causa della vendita del Rote Erde”. L’impianto, infatti, è adibito anche per l’atletica leggera; ma la concomitanza degli eventi con le partite del Borussia ha reso difficoltoso il suo utilizzo.

Massima cooperazione dell’amministrazione. Lo stadio fa parte della lista dei monumenti della Città di Dortmund e nel dicembre 2008 è stato oggetto di un lavoro di ristrutturazione durato quattordici mesi, per un costo complessivo di 1.650.000 euro. Da parte dell’amministrazione cittadina, però, è stata espressa la massima volontà di cooperare col Borussia Dortmund per giungere alla chiusura dell’accordo, oltre che quella di mobilitarsi per trovare una sistemazione alternativa per l’atletica e per i festival dello sport.

  • agostino ghiglione |

    Solo pochi anni fa avevano rischiato il fallimento per debiti.Una bella inversione di tendenza.E’ proprio vero che “finchè c’è vita c’è speranza!”.

  • agostino ghiglione |

    Solo pochi anni fa avevano rischiato il fallimento per debiti.Una bella inversione di tendenza.E’ proprio vero che “finchè c’è vita c’è speranza!”.

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