Ecco il quadro delle sanzioni per le violazioni al Fair play finanziario ufficializzato dalla Uefa per i nove club coinvolti

Ecco il quadro delle sanzioni per le violazioni al Fair play finanziario ufficializzato dalla Uefa.

Manchester City. Il club inglese si impegna a portare il proprio deficit ad un valore massimo di 20 milioni di euro per l’anno 2014 e di 10 milioni per il 2015. In questo contesto vanno prese in esame determinate partnership commerciali. Il City si impegnerà in questo lasso di tempo a non aumentare i termini finanziari delle partnership commerciali con parti correlate (Etihad).
I ricavi derivanti dai contratti interni al “Gruppo” non saranno inclusi nel bilancio.
Gli ingaggi non potranno essere aumentati nel corso dei prossimi due esercizi (2015 e 2016). Se il Manchester City dovesse soddisfare i requisiti per il pareggio di bilancio, questo limite di spesa verrà rimosso per l’esercizio del 2016. Il City accetta per la durata della sanzione di essere soggetto ad una limitazione del numero di giocatori a includere nella lista A per la partecipazione a competizioni Uefa. In particolare, per la stagione 2014/15, il Manchester City potrà registrare un massimo di 21 giocatori invece di 25, come previsto da regolamento. Se il Manchester City dovesse soddisfare i requisiti per il pareggio di bilancio, questo limite verrà rimosso per la stagione 2015/16. Il Manchester City accetta di limitare in modo “significativo” le spese nel mercato per le stagioni 2014/15 e 2015/16. Nel proprio comunicato ufficiale, il City ha chiarito che questa “significativa riduzione” è stata concordata in 60 milioni di esborso massimo tra entrate e uscite da calciomercato. Accetta inoltre un limite sul numero di nuovi ingaggi da includere nella lista A ai fini della partecipazione a competizioni Uefa.
Il Manchester City si impegna a pagare un importo di 60 milioni di euro che saranno trattenuti da eventuali entrate dovute per la partecipazione a competizioni Uefa a partire dalla stagione 2013/14. Da questi 60 milioni, sarà trattenuto un importo di 40 milioni come “condizionale”. Questi 40 milioni verranno restituiti qualora il club dovesse soddisfare le misure operative e finanziare concordate con la Uefa.

Paris Saint Germain. Anche il Psg si impegna a pagare una multa da 60 milioni. Da questi sarà trattenuto un importo di 40 milioni come “condizionale”. Questi 40 milioni verranno restituiti qualora il club dovesse soddisfare le misure operative e finanziare concordate con la Uefa. Vale anche per i campioni di Francia una limite “significativo” alle spese nel mercato per le stagioni 2014/15 e 2015/16. Si parla di un tetto di spesa di 60 milioni, ma non è specificato l’importo nel comunicato Uefa. Il Psg avrà un limite sul numero di nuovi ingaggi da includere nella lista A delle competizioni Uefa e comunque un tetto alla lista Uefa a 21 giocatori. Inoltre gli ingaggi nelle stagioni 2015 e 2016 non potranno essere aumentati. Il Psg dovrà limitare il passivo a -30 nel 2015 e raggiungere il pareggio di bilancio nel 2016. Il tanto discusso contratto di sponsorizzazione con il Qta, l’ente del turismo del Qatar, è stato riportato a valori di mercato e gli è stato assegnato un valore “significativamente” al di sotto di quello dato dal club (l’importo non è stato reso noto).

Galatasaray, Trabzonspor e Bursaspor. Il Galatasaray e il Trabzonspor hanno subito una multa di 200mila euro e l’obbligo di non aumentare gli ingaggi nella stagione 2014/2015. Il Bursaspor ha subito la stessa multa da 200mila euro, il tetto agli ingaggi nella stagione 2014/15 e l’obbligo di pareggio di bilancio nel 2014/15.

Zenit, Rubin Kazan e Anzhi. Lo Zenit San Pietroburgo dovrà versare una multa pari a 12 milioni di euro (6 con la condizionale), avrà un limite alla lista Uefa a 22 giocatori, un tetto agli ingaggi che non dovranno aumentare nei due esercizi 2015 e 2016. Dovrà inoltre chiudere i contri del 2015 con un deficit massimo di -30 e raggiungere il pareggio di bilancio nel 2016. Il Rubin Kazan subisce una multa di 6 milioni (3 con la condizionale), la limitazione lista delle competizioni Uefa a 21 giocatori, un tetto ai nuovi arrivi che è possibile includere nella stessa lista, e un tetto agli ingaggi che non possono essere aumentati nel 2015 e 2016. Dovrà raggiungere un deficit massimo di -30 nel 2015 e il pareggio di bilancio nel 2016. Per l’Anzhi è prevista una multa da 2 milioni (uno con la condizionale), la limitazione a 21 giocatori della lista Uefa, un tetto agli ingaggi che non possono essere aumentati nel 2015 e 2016. Dovrà raggiungere un deficit massimo di -30 nel 2015 e il pareggio di bilancio nel 2016

Levsky Sofia. Per i bulgari 200mila di multa e un limite all’aumento degli ingaggi per la stagione 2014/15.

  • Silla |

    A me sembra che anche le regole UEFA nonche’ le sanzioni non siano per niente chiare.
    Ho studiato un po’ le regole del Fair Play finanziario e mi sembrano fatte in modo tale da poterle rigirare come si vuole.
    Infine trovo sorprendente che AS Roma abbia avuto la licenza Uefa senza problemi , nonostante un patrimonio netto negativo, che è uno dei pochi parametri UEFA chiari: infatti l’aumento di capitale risulta deliberato ma non ancora sottoscritto per neanche un euro.
    Dipendera’ forse dall’Unicredit, main sponsor della Champions League nonche’ creditore interessato della squadra giallorossa?

  • Silla |

    A me sembra che anche le regole UEFA nonche’ le sanzioni non siano per niente chiare.
    Ho studiato un po’ le regole del Fair Play finanziario e mi sembrano fatte in modo tale da poterle rigirare come si vuole.
    Infine trovo sorprendente che AS Roma abbia avuto la licenza Uefa senza problemi , nonostante un patrimonio netto negativo, che è uno dei pochi parametri UEFA chiari: infatti l’aumento di capitale risulta deliberato ma non ancora sottoscritto per neanche un euro.
    Dipendera’ forse dall’Unicredit, main sponsor della Champions League nonche’ creditore interessato della squadra giallorossa?

  • Silla |

    A me sembra che anche le regole UEFA nonche’ le sanzioni non siano per niente chiare.
    Ho studiato un po’ le regole del Fair Play finanziario e mi sembrano fatte in modo tale da poterle rigirare come si vuole.
    Infine trovo sorprendente che AS Roma abbia avuto la licenza Uefa senza problemi , nonostante un patrimonio netto negativo, che è uno dei pochi parametri UEFA chiari: infatti l’aumento di capitale risulta deliberato ma non ancora sottoscritto per neanche un euro.
    Dipendera’ forse dall’Unicredit, main sponsor della Champions League nonche’ creditore interessato della squadra giallorossa?

  • Piero |

    Totalmente d’accordo con il commento di Mattia. Lo dico ormai da molto tempo: il giornalismo sportivo italiano è di bassissimo livello se paragonato per es. a quello anglosassone. Tutti sono capaci a sparare bombe di calciomercato (magari inventate), ma quando si tratta di argomenti che richiedono un minimo di conoscenze che non siano moduli e gossip, cambiano discorso e la mettono sulla farsa e le pagliacciate. Di legge sugli stadi se ne parla solo quando qualche gruppo anarco-eco-ambientalista emette qualche scomunica o si inventa qualche dimostrazione per evitare che anche in Italia si faccia qualcosa almeno in minima parte paragonabile a quanto avvenuto nel resto d’Europa e del Mondo. Vogliono un’Italia povera e ignorante, fatta di disoccupati, disperati e quindi facilmente manipolabili dalla loro demagogia sciatta e stantia.

  • Piero |

    Totalmente d’accordo con il commento di Mattia. Lo dico ormai da molto tempo: il giornalismo sportivo italiano è di bassissimo livello se paragonato per es. a quello anglosassone. Tutti sono capaci a sparare bombe di calciomercato (magari inventate), ma quando si tratta di argomenti che richiedono un minimo di conoscenze che non siano moduli e gossip, cambiano discorso e la mettono sulla farsa e le pagliacciate. Di legge sugli stadi se ne parla solo quando qualche gruppo anarco-eco-ambientalista emette qualche scomunica o si inventa qualche dimostrazione per evitare che anche in Italia si faccia qualcosa almeno in minima parte paragonabile a quanto avvenuto nel resto d’Europa e del Mondo. Vogliono un’Italia povera e ignorante, fatta di disoccupati, disperati e quindi facilmente manipolabili dalla loro demagogia sciatta e stantia.

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