La mancata partecipazione alle coppe Europee per la prossima stagione costerà al Manchester United 35 milioni di sterline (circa 43 milioni di euro) in mancati ricavi. È quanto riportato dal Financial Times, in un’analisi della stagione chiusa al settimo posto in Premier League dai Red Devils, con conseguente mancata qualificazione ad una competizione europea. Per la prima volta da quando è stata istituita la Premier League, il club di Manchester non prenderà parte ad alcun torneo in ambito continentale.
Si punta sul mercato. “L’obiettivo del club è assolutamente quello di ritornare direttamente in Champions League”, ha dichiarato il vice presidente Ed Woodward, che ha in seguito annunciato importanti movimenti in chiave di mercato: “Lo vedrete nel prossimo mercato e con quel che abbiamo fatto recentemente dal punto di vista manageriale”. Un mercato che già a gennaio ha visto attivo lo United, col rinnovo del contratto di Wayne Rooney e con l’ingaggio dello spagnolo Juan Mata dal Chelsea. Anche a causa del mercato, Woodward si aspetta un nuovo aumento alla voce stipendi.
Sponsor e diritti tv da record. È grazie agli accordi commerciali e televisivi che però lo United può guardare in positivo. I ricavi del terzo trimestre vedono infatti un aumento del 26%, toccando quota 115,5 milioni di sterline, proprio grazie al +19% registrato alla voce ricavi commerciali ed ai ricavi dalle sponsorizzazioni aumentati del 43,5%. “Ancora una volta abbiamo generato ricavi da record – ha sottolineato Woodward – e questo ci mette in una situazione finanziaria sana, siamo in grado di proseguire con gli investimenti nella nostra squadra”.
La situazione finanziaria del club. L’utile operativo per il trimestre chiuso a marzo è di 11 milioni di sterline, un balzo in avanti rispetto ai tre milioni dell’anno precedente. In calo il debito netto, che diminuisce del 4,3% portandosi a 351,7 milioni di sterline, con oneri finanziari netti per 5,9 milioni. Le previsioni di ricavo per la chiusura dell’esercizio restano sui 420-430 milioni di sterline, con un Ebitda (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization, l’indicatore di redditività basato sulla gestione caratteristica) che si aggirerà sui 130 milioni di sterline.