Il fatturato complessivo dei cinque principali campionati europei è cresciuto del 5% nel 2012/13, attestandosi a 9,8 miliardi di euro: poco meno della metà dei ricavi dell’intero calcio europeo (19,9 miliardi di euro), in crescita del 2%. È quanto si evince dai dati pubblicati da Deloitte nell’ambito della periodica ricerca sui ricavi del calcio. Gran parte dei quali derivano, va detto, da un numero limitato di squadre, grazie ai proventi commerciali e ai diritti televisivi. La Premier League si conferma leader nel calcio mondiale, seguita dalla Bundesliga. Aumenta infatti il divario dalle altre leghe europee, con Liga, Serie A e Ligue 1 a inseguire le due “superpotenze” calcistiche.
Premier e Bundesliga mantengono la leadership. La Premier League resta per distacco il leader mondiale in termini di ricavi, con un fatturato di circa 2,9 miliardi di euro, in aumento del 7% nel 2012/13. Oltre il 60% di questa crescita è da attribuire a Liverpool, Manchester City e Manchester United. La svalutazione della sterlina ha però fatto sì che il divario dalla rivale più vicina, la Bundesliga, si sia ridotto a soli 928 milioni di euro. Per la Bundesliga si tratta dell’ennesimo anno in crescita, con dati impressionanti che permettono al massimo campionato tedesco di consolidare ulteriormente la propria posizione alle spalle della Premier League. Per la prima volta, il fatturato della Bundesliga ha superato i due miliardi di euro, segnando una crescita dell’8% rispetto all’anno precedente. Determinanti in questo caso i successi di Bayern Monaco e Borussia Dortmund: più dell’80% dell’aumento dei ricavi è dovuto infatti alle due finaliste della penultima edizione della Champions. Solo Bundesliga e Premier League hanno generato un utile operativo nel 2012/13. I tedeschi hanno stabilito un nuovo record aumentando i profitti operativi di 74 milioni di euro, il 39% in più rispetto alla stagione precedente, attestandosi a 264 milioni. Notevoli miglioramenti per Serie A e Ligue 1 riguardo alle perdite di esercizio. La massima lega francese ha quasi raggiunto una posizione di pareggio, mentre la Serie A ha registrato un miglioramento di 107 milioni di euro, cambiando tendenza dopo sette anni in negativo.
Liga e Serie A dietro, cresce la Ligue 1. Il gap tra Bundesliga e Liga spagnola è cresciuto di 159 milioni di euro, nonostante i ricavi cumulativi di quest’ultima siano aumentati a 1,86 miliardi di euro nel 2012/13. La crescita di 77 milioni, però, non è dovuta a Barcellona e Real Madrid (che insieme hanno prodotto un aumento dei ricavi per soli 6 milioni), ma ai nuovi accordi per la cessione dei diritti televisivi, oltre alle prestazioni delle altre squadre spagnole nella Champions League. In aumento anche i ricavi della Serie A nel 2012/13: una crescita ottenuta per oltre tre quarti dalla Juventus, come risultato del suo ritorno in Champions League. I ricavi aggregati salgono a 1,68 miliardi (+6%) e per le società italiane continuano ad essere di importanza capitale i ricavi dovuti alla cessione dei diritti televisivi, che rappresentano il 59% del totale dei ricavi. Una percentuale da record nei cinque principali campionati europei. La Ligue 1 ha invece mostrato il più rapido tasso di crescita, aumentando i propri ricavi del 14% e raggiungendo quota 1,3 miliardi di euro. A guidare i club francesi è il Paris Saint-Germain, il cui reddito è cresciuto di 178 milioni di euro, mentre i restati 19 club della Ligue 1 hanno subito un calo complessivo di 17 milioni.
Stipendi/fatturati, rapporti in ribasso. I rapporti tra monte stipendi e fatturati sono migliorati nel 2012/13 per tre dei cinque principali campionati europei. La Bundesliga si conferma il campionato col maggiore controllo dei costi, con un rapporto stipendi-fatturati stabile al 51%. In Serie A si registra un aumento del costo degli stipendi dell’1%, portando il rapporto tra salari e fatturato dal 74% al 71%, con perdite operative complessive ridotte di circa due terzi. Situazione simile in Francia, dove gli stipendi della Ligue 1 aumentano del 2% ma, grazie ai maggiori ricavi, il rapporto stipendi-fatturato scende dal 74% del 2011/12 al 66%. In calo gli stipendi della Liga, anche se solo dell’1%: un risultato che permette al massimo campionato spagnolo di avere un rapporto tra stipendi e ricavi del 56%, dato più basso dal 99/2000. In controtendenza, invece, la Premier League, che vede aumentare i costi salariali dell’8%, con un rapporto salari-fatturati che si attesta al 71%, il più alto livello di sempre nella storia del calcio inglese.
Il quadro dei ricavi: comandano le tv. I ricavi provenienti dalla cessione dei diritti televisivi rappresentano il 46% dei ricavi complessivi delle principali cinque leghe europee, con un totale di 4,5 miliardi di euro. Una cifra destinata a crescere grazie ai nuovi accordi siglati da Bundesliga e Premier League. Il maggiore gap interno di distribuzione dei proventi dai diritti tv si è avuto nella Liga, con un rapporto di 7:1 tra la squadra che ha ottenuto di più e quella che ha ottenuto di meno. Per la Serie A il rapporto è di 4,4:1; in Ligue 1 di 3,7:1; in Bundesliga di 2,5:1 e in Premier League di 1,5:1. Le entrate commerciali rappresentano il 35% del totale per le principali cinque leghe europee, con i loro 3,4 miliardi. I cosiddetti matchday revenues, infine, rappresentano il 19% del totale, con i loro 1,9 miliardi. Russia, Turchia e Olanda generano i maggiori ricavi al di fuori delle prime cinque leghe europee. La Football League Championship si conferma la migliore seconda divisione europea, nonostante un calo dei ricavi nel 2012/13 a 508 milioni di euro. Al di fuori dell’Europa, invece, il leader è la Serie A brasiliana, con 850 milioni di ricavi.