Juventus-Roma, la “sfida” sulle infrastrutture è bianconera: c’è il via libera per la Cittadella

Quella che si preannuncia essere una sfida scudetto sul campo per il prossimo campionato sta già disputandosi fuori dal rettangolo di gioco: Juventus e Roma sono le società italiane più attive sul fronte infrastrutture, sebbene i due club stiano fronteggiando situazioni diametralmente opposte con i rispettivi Comuni. La Giunta comunale di Torino ha dato il via libera al progetto per la realizzazione della Cittadella della Juventus nell’area della Continassa, mentre il Comune di Roma ha posto una serie di paletti al progetto presentato dal club per la costruzione del nuovo stadio.

Il progetto della Juventus. La Juventus potrebbe far partire già nei primi mesi del 2015 i lavori per la futura Cittadella nell’area della Continassa, dove già sono ubicati lo Juventus Stadium e il museo del club. Previste la costruzione della nuova sede e del nuovo centro di allenamento dei bianconeri, oltre che di un albergo da 155 camere, un concept store e l’International School of Europe in un’area da 176 mila metri quadri. La Giunta comunale ha dato l’ok al piano presentato dal club. “Questo progetto è un passo fondamentale per completare gli investimenti già effettuati per stadio e museo”, ha dichiarato Aldo Mazzia, amministratore delegato della Juventus. L’investimento complessivo sarà di 340 milioni, mentre per l’area della Cittadella (per la quale la Juventus ha acquistato il diritto di superficie per 11,7 milioni) serviranno 92 milioni di euro.

Esborso limitato per i bianconeri. L’investimento non sottrarrà risorse alla gestione sportiva, anzi cercherà di portare nuovi guadagni nelle casse della Juventus, con la partecipazione del club con quote di minoranza alla gestione di hotel e concept store. Dei 92 milioni da investire nell’area della Cittadella se ne sta occupando un fondo costituito da Beni Stabili, cosicché l’esborso della Juventus resti limitato al solo acquisto del diritto di superficie. Questi 92 milioni dovrebbero provenire per metà da banche e per metà da investitori privati.

Roma, i paletti del Comune per lo stadio. Arrivano invece notizie contrastanti per la Roma sul fronte stadio: sarebbe infatti emersa l’inapplicabilità dei requisiti di pubblica utilità richiesti dal Campidoglio, una situazione che non pregiudica la costruzione dell’impianto, ma per la quale verranno posti alcuni paletti. A destare preoccupazioni è l’area limitrofa allo stadio, 960 mila metri cubi destinati a uffici e strutture alberghiere, oltre ai noti problemi legati ai trasporti pubblici. Nell’area dove dovrebbe sorgere il nuovo stadio sono presenti tre stazioni, ma la proposta presentata è stata giudicata carente. La Giunta si riunirà prima della conferenza dei servizi prevista per giovedì per stilare le prescrizioni per l’opera.

  • agostino ghiglione |

    Caro Bellinazzo,
    ho ascoltato un suo intervento relativo alla realizzazione del piano Cantinassa della Juventus.Mi può chiarire come questa struttura abbia valenza per il rispetto del fairplay finanziario voluto dalla UEFA e perchè?Credo che noi sappiamo solo quello che riguarda la gestione dei club(45 mio di deficit max nei primi 3 anni) e non quello delle strutture non sportive ad esse collegate.Penso che lei farà chiarezza a tutti noi.Non vorrei che si fosse tollerata una specie di “finanza parallela” come per i derivati ed i subprime.Le attrezzature sportive sono da considerare ma gli alberghi ed i Centri commerciali come possono entrare in gioco nel fairplay?

  • agostino ghiglione |

    Caro Bellinazzo,
    ho ascoltato un suo intervento relativo alla realizzazione del piano Cantinassa della Juventus.Mi può chiarire come questa struttura abbia valenza per il rispetto del fairplay finanziario voluto dalla UEFA e perchè?Credo che noi sappiamo solo quello che riguarda la gestione dei club(45 mio di deficit max nei primi 3 anni) e non quello delle strutture non sportive ad esse collegate.Penso che lei farà chiarezza a tutti noi.Non vorrei che si fosse tollerata una specie di “finanza parallela” come per i derivati ed i subprime.Le attrezzature sportive sono da considerare ma gli alberghi ed i Centri commerciali come possono entrare in gioco nel fairplay?

  • agostino ghiglione |

    Caro Bellinazzo,
    ho ascoltato un suo intervento relativo alla realizzazione del piano Cantinassa della Juventus.Mi può chiarire come questa struttura abbia valenza per il rispetto del fairplay finanziario voluto dalla UEFA e perchè?Credo che noi sappiamo solo quello che riguarda la gestione dei club(45 mio di deficit max nei primi 3 anni) e non quello delle strutture non sportive ad esse collegate.Penso che lei farà chiarezza a tutti noi.Non vorrei che si fosse tollerata una specie di “finanza parallela” come per i derivati ed i subprime.Le attrezzature sportive sono da considerare ma gli alberghi ed i Centri commerciali come possono entrare in gioco nel fairplay?

  • agostino ghiglione |

    Sembra che Ethiad tra le condizioni per entrare nel capitale Alitalia sino al 49% abbia messo come condizione l’allacciamento dell’Aeroporto di FCO alla rete dell’Alta velocità.Allora non vedo quale problema sia quello di collegare l’area dello Stadio alle stazioni di Metrò esistenti.La più vicina è quella a Est sulla linea Roma-Ostia ed è a Tordivalle;poi c’è quella,a Ovest, della Muratella(sulla Magliana) nelle vicinanze dell’ex Centro Direzionale Alitalia.Insomma non mi sembra ci siano grosse difficoltà.Importante sarà sapere chi pagherà tutto.Per il resto le strade da costruire dovranno collegarsi con GRA e autostrada Roma FCO con Bivio per Civitavecchia.Una “manna” preesistente solo da interconnettere.Ho già qui espresso la perplessità che lo Stadio sia costruito per darlo “solo” in usufrutto alla A.S.Roma e non sia di proprietà della stessa.Ben diverso dal caso Juventus città di Torino.Ma lì il tutto iniziò nel 2005 e si dovette demolire prima il Delle Alpi.Quindi i tempi sono diventati quelli che conosciamo.La fortuna è stata che le infrastrutture per i collegamenti erano già gli stessi realizzati per “Italia 90”.

  • agostino ghiglione |

    Sembra che Ethiad tra le condizioni per entrare nel capitale Alitalia sino al 49% abbia messo come condizione l’allacciamento dell’Aeroporto di FCO alla rete dell’Alta velocità.Allora non vedo quale problema sia quello di collegare l’area dello Stadio alle stazioni di Metrò esistenti.La più vicina è quella a Est sulla linea Roma-Ostia ed è a Tordivalle;poi c’è quella,a Ovest, della Muratella(sulla Magliana) nelle vicinanze dell’ex Centro Direzionale Alitalia.Insomma non mi sembra ci siano grosse difficoltà.Importante sarà sapere chi pagherà tutto.Per il resto le strade da costruire dovranno collegarsi con GRA e autostrada Roma FCO con Bivio per Civitavecchia.Una “manna” preesistente solo da interconnettere.Ho già qui espresso la perplessità che lo Stadio sia costruito per darlo “solo” in usufrutto alla A.S.Roma e non sia di proprietà della stessa.Ben diverso dal caso Juventus città di Torino.Ma lì il tutto iniziò nel 2005 e si dovette demolire prima il Delle Alpi.Quindi i tempi sono diventati quelli che conosciamo.La fortuna è stata che le infrastrutture per i collegamenti erano già gli stessi realizzati per “Italia 90”.

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