La UEFA, attraverso una nota pubblicata sul proprio sito ufficiale, comunica di avere accolto con soddisfazione la sentenza della Corte di Giustizia Europea (CGUE) del 16 luglio che ha dichiarato “palesemente inammissibile” la recente richiesta di pronuncia pregiudiziale in merito alla legittimità del Fair Play finanziario da parte del Tribunale di Primo grado di Bruxelles (BCFI). La Corte di Giustizia Europea ha dichiarato inutile tale richiesta in quanto la corte stessa (del Tribunale di Primo grado di Bruxelles) facendo ciò si era già – nel giugno 2015 – dichiarata incompetente a pronunciarsi sulla fondatezza del cosiddetto ‘Caso Striani’. Il Tribunale di Bruxelles, nello scorso giugno, aveva accolto il ricorso presentato dall’avvocato Jean Louis Dupont, sospendendo la seconda fase del provvedimento, ovvero quella relativa alla riduzione del deficit consentito da 45 a 30 milioni di euro. La Corte di Giustizia Europea ha inoltre osservato che il giudice nazionale non era stato in grado di fornire le necessarie informazioni per permettere alla CGUE di affrontare le questioni di diritto europeo sulla concorrenza, ritenendo così che il ‘Caso Striani’ scoppiato in Belgio non abbia meriti di sorta. La UEFA, sempre nello stesso comunicato, ritiene questo “un risultato logico e ragionevole” per riaffermare la propria completa fiducia nella legalità del fair play finanziario, puntando anche sul pubblico appoggio ricevuto da parte delle istituzioni dell’Unione Europea, tra cui il Parlamento Europeo e la Commissione Europea.
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