L’Italia che si presenta in leggera ascesa nel conteggio dei ricavi da stadio, continua a guardare le big europee dal basso verso l’alto. Il botteghino per le squadre della Serie A rappresenta solamente il 10% dell’intero monte ricavi. Tra le prime quattro società italiane, infatti, nessuna riesce a raggiungere la soglia dei cinquanta milioni di euro per i cosiddetti matchday revenues (che includono gli introiti del botteghino e quelli dei servizi offerti ai tifosi nel giorno della partita, dai parcheggi alla ristorazione). Cifre che certo non bastano per segnare una svolta, se si considera che la migliore delle italiane, la Juve, porta a casa meno di un terzo di quanto ottenuto dal Manchester United, reduce da due stagioni non certo esaltanti.
I Red Devils sono i primi in Europa per ricavi da stadio, con 129,3 milioni di euro. Lo United guida il vagone di testa delle società europee che riescono a portare nelle proprie casse più di cento milioni di euro a stagione. L’altra inglese, dietro al Manchester United, è l’Arsenal, che grazie all’Emirates Stadium si assicura 119,8 milioni di euro all’anno. Dietro le due big spagnole, con i 116,8 milioni di matchday revenues del Barcellona e i 113,8 milioni ottenuti dal Real Madrid.
Le italiane, come detto, restano dietro. La prima è la Juventus, che dal suo nuovo stadio riesce a ricavare 41 milioni. Dietro le milanesi: il Milan riesce ad ottenere da San Siro 24,9 milioni annui, ancor meno di quanto affluisce nelle casse dell’Inter, che non raggiunge la soglia dei venti milioni e si ferma a 18,8. Una soglia che, seppur di poco, viene superata dal Napoli, con i suoi 20,9 milioni di euro.