L’Assemblea ordinaria degli azionisti della A.S. Roma ha approvato il bilancio separato della società al 30 giugno 2015 con una perdita di 38,8 milioni di euro, risultato praticamente in linea con quello registrato nell’esercizio precedente, quando la perdita fu pari a 38.1 milioni di euro. Come effetto di tale risultato, il capitale sociale dell’A.S. Roma si è ridotto di oltre un terzo, rientrando dunque nella fattispecie prevista dall’art. 2446 del Codice Civile: se la perdita non dovesse risultare diminuita a meno di un terzo entro l’esercizio successivo, il capitale andrà ridotto in proporzione delle perdite accertate. Il revised budget per l’esercizio 2015/16, approvato lo scorso 1° ottobre dal consiglio di amministrazione, prevede il superamento di questa situazione. In particolare, il risultato economico previsto dovrebbe presentare un netto miglioramento rispetto a quanto registrato al 30 giugno 2015 per effetto, spiega la nota che accompagna il bilancio, della partecipazione alla Champions League per il secondo anno consecutivo, delle plusvalenze e della crescita dei ricavi operativi.
Ricavi in aumento grazie alla Champions. I ricavi operativi della Roma sono aumentati di 49,5 milioni di euro nel corso dell’ultimo anno, passando da 116,8 a 166,3 milioni. Una crescita dovuta principalmente all’impatto dei proventi Uefa per la partecipazione dei giallorossi alla fase a gironi della Champions League. La presenza alla massima competizione europea ha permesso infatti alla Roma di aumentare dell’86,5% i ricavi da gare e del 46,7% i proventi dalla cessione dei diritti audiovisivi. Nel primo caso, i giallorossi hanno messo in cassa 43,6 milioni dal botteghino, contro i 23,4 milioni del 2014, mentre i diritti tv hanno portato al club 100,8 milioni di euro, a fronte dei 68,7 milioni iscritti a bilancio nell’esercizio precedente. A questi si aggiungono i ricavi da sponsorizzazioni, diminuiti da 6,8 a 3,6 milioni di euro, e altri proventi dal valore di 18,3 milioni di euro.
Nel 2015 plusvalenze da 38,5 milioni. La gestione operativa del parco calciatori ha permesso alla Roma di chiudere con un risultato netto positivo per 27,7 milioni, in calo rispetto all’esercizio precedente di circa tre milioni di euro. Le plusvalenze da cessione di diritti alle prestazioni sportive sono pari a 38,5 milioni di euro, mentre le minusvalenze da cessioni ammontano a circa 2 milioni di euro. Gli oneri per acquisizioni temporanee, premi di valorizzazione, addestramento tecnico e solidarietà Fifa risultano essere pari a 8,8 milioni di euro.
La zavorra dei costi del personale. I costi operativi al 30 giugno 2015 risultano pari a 190,3 milioni di euro, in crescita rispetto all’esercizio precedente di 36,1 milioni, quando il bilancio si chiuse con costi operativi pari a 153,9 milioni di euro. Un aumento da addebitare sostanzialmente all’andamento del costo del personale tesserato, oltre che per la strategia di sviluppo del brand As Roma, con le nuove iniziative in ambito digitale come le attività del Centro Media realizzato presso la sede di Trigoria, che produce fra l’altro il nuovo canale tematico “Roma TV” e la nuova Radio della società (“Roma Radio”), nonché tutti i contenuti per le piattaforme multimediali in cui è presente la Società (ad esempio Facebook, Twitter, WeChat, Instagram, Pinterest e Tumblr). La voce spese per il personale sale da 105,2 a 133,2 milioni. In aumento anche le spese per servizi (35 milioni di euro, contro i 27,6 dell’anno passato) e per acquisti di materie di consumo (2,6 milioni, a fronte degli 1,5 del 2014). Variazioni minime per le spese per godimento di beni di terzi (7,6 milioni, 835 mila euro in più rispetto all’ultimo dato) e per oneri diversi di gestione (12 milioni, 784 mila euro in meno rispetto al 2014).
Quasi 155 milioni di debiti verso Soccer Sas. La posizione finanziaria netta, negativa per 142,3 milioni di euro, si compone di disponibilità liquide per 7,5 milioni di euro, crediti finanziari per 16,8 milioni di euro e indebitamento finanziario pari a 166,5 milioni di euro (29,6 milioni in più rispetto all’esercizio precedente). Nello specifico, l’indebitamento finanziario si compone di debiti esigibili entro l’esercizio successivo pari a 155 milioni, la quasi totalità dei quali verso Soccer SAS (società in accomandita semplice costituita da A.S. Roma e Brand Management Srl per lo sfruttamento del marchio), e debiti esigibili oltre l’esercizio successivo per 11,6 milioni di euro. I 16,8 milioni di crediti finanziari, quasi interamente esigibili entro l’esercizio successivo, sono “relativi ai depositi cauzionali pagati come collaterale per il rilascio di garanzie per complessivi 29,1 milioni di euro a favore della Lega Serie A”, come riportato nella relazione della società.