Il terremoto in seno alla Fifa, che attende le prossime elezioni per conoscere il nuovo presidente, prosegue in misura minore colpendo anche l’Asia. La corruzione nella principale organizzazione calcistica mondiale riguarda anche la Afc, ovvero la confederazione calcistica asiatica, scenario di attività illecite nel corso delle elezioni del Comitato Esecutivo Fifa nel 2009 e nel 2011. Ganesh Thapa, presidente della All-Nepal Football Association, è stato sospeso per dieci anni da ogni attività calcistica a livello nazionale e internazionale, mentre per Viphet Sihachakr, presidente della Federcalcio del Laos, la sospensione è di due anni. Per entrambi la pena avrà effetto immediato ed è stata comminata a seguito di indagini guidate dal Comitato Etico, sotto la presidenza di Cornel Borbély.
Ganesh Thapa ha infranto gli articoli 13 (regole di condotta generale), 15 (lealtà), 18 (dovere di divulgazione, cooperazione e comunicazione), 19 (conflitto d’interessi), 20 (accettazione di doni e altri benefici) e 21 (corruzione) del Codice Etico. Nel corso del congresso della AFC per le elezioni del Comitato Esecutivo Fifa nel 2009 e nel 2011, sono stati rilevati vari atti di cattiva condotta da parte di Thapa, inclusa l’accettazione di pagamenti in contanti da parte di altri dirigenti calcistici, per scopi personali e familiari. Alla sospensione per dieci anni da ogni attività calcistica, si aggiunge una multa di 20 mila franchi svizzeri. Per Sihachakr, invece, sono state riscontrati pagamenti illeciti ricevuti da altri dirigenti nel corso del congresso AFC del 2011, infrangendo così gli articoli 13, 19 e 20 del Codice Etico. Al dirigente laotiano, oltre alla sospensione, è stata comminata una multa di 40 mila franchi svizzeri.