Cagliari: nuovo stadio da 21mila posti, inaugurazione per la stagione 2019/20 e costi intorno ai 60 milioni

Dopo il via libera del consiglio comunale di martedì il presidente del Cagliari Tommaso Giulini assicura che il progetto definitivo del nuovo stadio con il piano di sostenibilità economica previsto dalla legge 147 del 2013 sarà presentato rapidamente. “La dichiarazione di pubblico interesse – spiega una nota del club – approvata dal Consiglio comunale di Cagliari rappresenta per noi il punto di partenza per iniziare a lavorare a testa bassa sull’elaborazione del progetto definitivo che contiamo di sottoporre quanto prima per tenere fede al nostro impegno di inaugurare #lanostraCasa entro l’anno del centenario del Cagliari e dai 50 anni dal suo storico Scudetto”. Il progetto di dotare il capoluogo sardo di un impianto da 21mila posti al coperto, dopo i pellegrinaggi delle ultime stagioni tra Trieste, Elmas e Arenas-Quartu), costerà circa 60 milioni. L’impianto sarà idoneo per ospitare gare internazionali e sarà un elemento centrale per la rivalutazione dell’area Sant’Elia. Giulini è fiducioso di poterlo inaugurare per la stagione 2020: “Le nostre energie si sono moltiplicate anche perché consapevoli di aver allontanato ogni illazione in merito ad una presunta natura speculativa di questo intervento che, viceversa, è unicamente orientato ad offrire servizi ai cittadini, in particolare agli sportivi e soprattutto ai nostri tifosi e a rendere ancor più competitivo il nostro Casteddu”. Un ringraziamento, da parte della società, anche a sindaco, consiglieri e dirigenti comunali che “si sono resi disponibili in tempi brevi a studiare in modo rigoroso un progetto complesso e assolutamente innovativo per il nostro Paese, con grande impegno e professionalità”. La proposta del club sardo era stata presentata il 2 dicembre 2015 con il supporto tecnico di B Futura, l’iniziativa promossa dal presidente della Lega Serie B Andrea Abodi. Per Abodi il percorso intrapreso dal Cagliari rappresenta “un segnale forte per un Paese che vuole e deve rinnovare le proprie infrastrutture, con l’auspicio che possa essere un ulteriore stimolo anche per gli altri progetti che B Futura sta sviluppando con le amministrazioni comunali e i club di Pescara, Avellino, e a breve anche Crotone e Como”.
  • Piero |

    Ottima notizia, ma aspetto comunque la posa della prima pietra.

  • Piero |

    Ottima notizia, ma aspetto comunque la posa della prima pietra.

  • Piero |

    Ottima notizia, ma aspetto comunque la posa della prima pietra.

  • agostino ghiglione |

    Caro Marco,allora da quanto leggo sopra è chiaro. Si tratta di un nuovo stadio da 21.000 posti da realizzare nella zona Sant’Elia per la sua”rivalutazione”. Visto che non si parla di ristrutturazione dell’esistente(come fatto ad Udine)mi chiedo cosa si farà dell’attuale Stadio che è stato ristrutturato di recente per traslocarvi la squadra dopo la infelice esperienza dello “Is Arenas” a Quartu Sant’Elena.
    Tutto ciò premesso,ben venga un nuovo Stadio a Cagliari ma che ci possa permettere in 50 anni 4 stadi(Amsicora,Sant’Elia,Is Arenas e quello nuovo)mi sembra un lusso insostenibile.
    A Genova il Luigi Ferraris di Marassi è stato ristrutturato nel dopoguerra per due volte per ampliarne la capacità (il record di spettatori fu di 56.000 paganti per un Genoa-Inter 3-1 all’epoca di Helenio Herrera).Poi venne ristrutturato completamente per i mondiali ’90:si procedette a rifare prima una metà degli spalti poi la seconda e nel senso della lunghezza.La Samp per molti mesi giocò a Cremona(per omaggio alla città natale di Vialli)era in Serie A e dovette farlo per forza. Il Genoa,che era in Serie B, si accontentò di far affluire la metà del pubblico nella metà dello stadio. Entrambe le squadre ebbero un sostanzioso indennizzo per i mancati incassi nei due anni di ricostruzione. Alla fine divenne uno Stadio da 40.000 posti tutti numerati e tutti al coperto. Attualmente,per le norme esistenti sulle tifoserie,lo stadio è declassato a poco più di 30.000 spettatori. Nota a margine:dal più bel terreno di gioco della Serie A prima del 1990(profilo a “schiena d’asino”) è passato al peggior terreno di gioco tanto che la Federcalcio l’anno scorso ha imposto il rifacimento sia del sottofondo che del manto erboso pena la inibizione a disputarvi le partite. Recentemente sia Sarri che Pioli si sono lamentati del terreno di gioco .E domenica in Genoa-Frosinone ci sono stati due infortuni muscolari(Pandev e Kragl) dovuti allo stato del terreno. Lo Stadio Luigi Ferraris di Genova sorge nel quartiere di Marassi da oltre 100 anni e gode di una maledizione fatta dalla contadina che per la costruzione dello Stadio pensò che i suoi orti adiacenti ne potessero soffrire;così lanciò la maledizione:”Non vincerete più nulla per 100 anni”. Su quel campo,allora, ci giocava solo il “Genoa Cricket and Football Club” quindi non si è sbagliata di molto.

  • agostino ghiglione |

    Caro Marco,allora da quanto leggo sopra è chiaro. Si tratta di un nuovo stadio da 21.000 posti da realizzare nella zona Sant’Elia per la sua”rivalutazione”. Visto che non si parla di ristrutturazione dell’esistente(come fatto ad Udine)mi chiedo cosa si farà dell’attuale Stadio che è stato ristrutturato di recente per traslocarvi la squadra dopo la infelice esperienza dello “Is Arenas” a Quartu Sant’Elena.
    Tutto ciò premesso,ben venga un nuovo Stadio a Cagliari ma che ci possa permettere in 50 anni 4 stadi(Amsicora,Sant’Elia,Is Arenas e quello nuovo)mi sembra un lusso insostenibile.
    A Genova il Luigi Ferraris di Marassi è stato ristrutturato nel dopoguerra per due volte per ampliarne la capacità (il record di spettatori fu di 56.000 paganti per un Genoa-Inter 3-1 all’epoca di Helenio Herrera).Poi venne ristrutturato completamente per i mondiali ’90:si procedette a rifare prima una metà degli spalti poi la seconda e nel senso della lunghezza.La Samp per molti mesi giocò a Cremona(per omaggio alla città natale di Vialli)era in Serie A e dovette farlo per forza. Il Genoa,che era in Serie B, si accontentò di far affluire la metà del pubblico nella metà dello stadio. Entrambe le squadre ebbero un sostanzioso indennizzo per i mancati incassi nei due anni di ricostruzione. Alla fine divenne uno Stadio da 40.000 posti tutti numerati e tutti al coperto. Attualmente,per le norme esistenti sulle tifoserie,lo stadio è declassato a poco più di 30.000 spettatori. Nota a margine:dal più bel terreno di gioco della Serie A prima del 1990(profilo a “schiena d’asino”) è passato al peggior terreno di gioco tanto che la Federcalcio l’anno scorso ha imposto il rifacimento sia del sottofondo che del manto erboso pena la inibizione a disputarvi le partite. Recentemente sia Sarri che Pioli si sono lamentati del terreno di gioco .E domenica in Genoa-Frosinone ci sono stati due infortuni muscolari(Pandev e Kragl) dovuti allo stato del terreno. Lo Stadio Luigi Ferraris di Genova sorge nel quartiere di Marassi da oltre 100 anni e gode di una maledizione fatta dalla contadina che per la costruzione dello Stadio pensò che i suoi orti adiacenti ne potessero soffrire;così lanciò la maledizione:”Non vincerete più nulla per 100 anni”. Su quel campo,allora, ci giocava solo il “Genoa Cricket and Football Club” quindi non si è sbagliata di molto.

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