Stadio della Roma: parere negativo dalla Conferenza dei Servizi, niente proroga

La Conferenza dei Servizi riunita quest’oggi alla Regione Lazio ha espresso una “pronuncia non favorevole” sulla compatibilità ambientale rispetto al vecchio progetto dello Stadio della Roma. Non è bastata nemmeno la lettera inviata dal sindaco Virginia Raggi al presidente della Regione Zingaretti, in cui si precisava l’intenzione di riformulare il parere espresso lo scorso 1 febbraio. La lettera non è stata ritenuta un atto ufficiale e il parere negativo dello scorso mese è stato confermato. Il documento, relativo al progetto iniziale dell’impianto (e non quello successivo senza le torri e con la riduzione delle cubature), ha portato alla luce delle valutazioni relative all’impatto ambientale dell’opera. È stata prodotta in tal senso un’istruttoria tecnico-amministrativa di oltre 80 pagine per esaminare i singoli punti che hanno portato al “no” della Regione. La Conferenza, avviata in mattinata presso la sede della Regione Lazio (dove erano presenti anche alcuni contestatori del comitato “Difendiamo Tor di Valle”), è terminata dunque senza un parere favorevole. La richiesta di Euronova di sospendere la Conferenza per 30 giorni in modo da attuare le modifiche al progetto in base a quanto concordato col Comune in Campidoglio non è stata accolta.

Adesso il proponente deve presentare formalmente al Comune il progetto dello stadio con le varianti concordate in Campidoglio. Il Comune, a sua volta, dopo aver dato l’ok per la variante urbanistica sul nuovo progetto, può formulare la proposta alla Regione Lazio entro il 5 aprile, come annunciato dall’assessore al Territorio della Regione Lazio Michele Civita: “La Regione Lazio ha differito il termine della propria determinazione al 5 aprile, dando quindi la possibilità alle amministrazioni e quindi al proponente di formulare risposte alle prescrizioni contenute nei vari pareri. La richiesta che noi abbiamo fatto è far pervenire entro il 30 marzo questi materiali e di definire sempre entro il 30 marzo il procedimento avviato di verifica e ridefinizione del progetto presentato per la dichiarazione di interesse pubblico. Entro il 30 ci aspettiamo che il procedimento si concluda in modo chiaro, con un atto. Poi verificheremo la qualità del progetto, come le altre amministrazioni”. Da parte di Paolo Ferrara, capogruppo M5S in Campidoglio, c’è fiducia: “Noi facciamo una nuova delibera, una novazione sul nostro progetto. Entro 30 o 40 giorni dovrebbe arrivare in Aula”.