Uefa, Ceferin lancia l’allarme sulla competitive balance: “Pronti a valutare una luxury tax”

“La Uefa deve essere pronta ad affrontare questioni rilevanti quali la diminuzione della competitive balance all’interno delle competizioni europee per club e gli effetti secondari relativi alle competizioni nazionali”, il messaggio lanciato da Aleksander Ceferin è un monito alla massima federazione calcistica continentale per innalzare il livello dei campionati e rendere i tornei europei più competitivi. Il presidente della Uefa, nel convegno tenuto a Lisbona, ha voluto porre l’accento su un problema già noto, quello della competitive balance: “Il gap sempre più in aumento può accelerare con la globalizzazione e il cambiamento tecnologico. Non possiamo permettere che la grandezza di alcuni oscuri tutto il resto. Permettendo al gap di aumentare a dismisura, trascureremmo coloro i quali hanno meno opportunità. Ci troviamo di fronte alla minaccia di rendere instabili le squadre di fondo perché il resto del mondo è concentrato sul top”. La soluzione? “Dobbiamo esaminare meccanismi quali luxury tax, limitazioni di organico e regole eque sui trasferimenti per evitare l’eccessiva concentrazione di talento in poche squadre”, questa la conclusione di Ceferin per scongiurare la creazione di una élite a scapito degli altri club europei.

  • Fabio Alfonsetti |

    Aria fritta! Calcio venduto al dio denaro da 20 anni almeno! Chi ha voluto questa situazione non ha alcuna credibilità come proponitore di qualche soluzione. Anzi, è proprio questo il calcio che avete voluto e che continuate a finanziare. Di cosa vi lamentate? Dai che ci sono i cinesi e gli indiani ai quali vendere il vostro prodotto scadentissimo, le vostre super leghe delle elite e degli affari. Lì non capiscono un cazzo di calcio, anzi forse pensano che sia uno sport nato con Raiola, Balotelli e Ilaria d’Amico. Trasferitevi tutti lì anzi, fateci questo favore e farete l’unica cosa buona e giusta che possiate fare.

  • Fabio Alfonsetti |

    Aria fritta! Calcio venduto al dio denaro da 20 anni almeno! Chi ha voluto questa situazione non ha alcuna credibilità come proponitore di qualche soluzione. Anzi, è proprio questo il calcio che avete voluto e che continuate a finanziare. Di cosa vi lamentate? Dai che ci sono i cinesi e gli indiani ai quali vendere il vostro prodotto scadentissimo, le vostre super leghe delle elite e degli affari. Lì non capiscono un cazzo di calcio, anzi forse pensano che sia uno sport nato con Raiola, Balotelli e Ilaria d’Amico. Trasferitevi tutti lì anzi, fateci questo favore e farete l’unica cosa buona e giusta che possiate fare.

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