Derby del dragone sotto la Madonnina e il futuro del calcio italiano

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La nuova era del calcio italiano comincerà, di fatto, sabato 15 aprile, alle 12 e 30 ora locale, allo stadio San Siro. L’Inter controllata dallo scorso giugno dal colosso cinese Suning e il Milan post-berlusconiano appena passato a Li Yonghong si sfideranno per il primo derby del Dragone sotto la Madonnina. Un match che, oppurtunamente, la Lega (di solito occupata in faccende diverse dal promuovere il brand del calcio tricolore) ha programmato in corrispondenza del prime time cinese e più in generale asiatico, in modo da intercettare una audience planetaria.
Il mercato dell’Ex Impero di Mezzo promette di essere il nuovo Eden del football mondiale, secondo le direttive impartite dal presidente Xi Jinping, e le due squadre milanesi sono il fiore all’occhiello della campagna di “colonizzazione” del Vecchio continente realizzata da aziende orientali negli ultimi due anni (con investimenti che sfiorano i tre miliardi di euro).
Per le due società di Milano (al netto delle problematiche finanziarie legate all’operazione Milan) si apre adesso l’opportunità di recuperare terreno rispetto alle big europee, e in particolare ai team della Premier league, che in Asia e in Cina sono presenti in pianta stabile da oltre un decennio. Per questo servono, naturalmente, scelte innovative sul piano commerciale e la capacità di ricostruire in tempi brevi organici competitivi all’altezza del blasone e delle passate glorie. È questo lo sforzo che si chiede alle nuove proprietà straniere.
Alle istituzioni calcistiche, Lega e Federazione, il compito di vigilare sulla serietà dei nuovi progetti, provando a mettere in campo le riforme strutturali, da troppi anni rinviate, sempre più indispensabili per ammodernare il calcio del Belpaese.

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  • agostino ghiglione |

    Caro Stefano,indipendentemente dagli spettatori TV in Cina disputare quel Derby alle 12:30 ne è valsa proprio la pena per sprovincializzare questo paese.Non si vede perchè in Inghilterra si giochi ogni settimana a quell’ora(il sabato) ed in Italia non lo si faccia.Aggiungo invece che solo in Italia ci sono gli anticipi ed i posticipi il sabato e la domenica sera.In Premier no e mai.Si privilegiano le uscite sociali con le famiglie,evidentemente.

  • agostino ghiglione |

    Caro Stefano,indipendentemente dagli spettatori TV in Cina disputare quel Derby alle 12:30 ne è valsa proprio la pena per sprovincializzare questo paese.Non si vede perchè in Inghilterra si giochi ogni settimana a quell’ora(il sabato) ed in Italia non lo si faccia.Aggiungo invece che solo in Italia ci sono gli anticipi ed i posticipi il sabato e la domenica sera.In Premier no e mai.Si privilegiano le uscite sociali con le famiglie,evidentemente.

  • agostino ghiglione |

    Caro Stefano,indipendentemente dagli spettatori TV in Cina disputare quel Derby alle 12:30 ne è valsa proprio la pena per sprovincializzare questo paese.Non si vede perchè in Inghilterra si giochi ogni settimana a quell’ora(il sabato) ed in Italia non lo si faccia.Aggiungo invece che solo in Italia ci sono gli anticipi ed i posticipi il sabato e la domenica sera.In Premier no e mai.Si privilegiano le uscite sociali con le famiglie,evidentemente.

  • Stefano |

    Ma alla fine si e’ poi saputo l’audience cinese del derby di Milano ? ne e’ valsa la pena giocare alle 1230?

  • Stefano |

    Ma alla fine si e’ poi saputo l’audience cinese del derby di Milano ? ne e’ valsa la pena giocare alle 1230?

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