Niente Brexit per la Premier League. Almeno, questo è ciò che i vertici calcistici britannici stanno cercando di ottenere dalle autorità per scongiurare il “taglio” dei giocatori non appartenenti al Regno Unito dalle squadre di massima serie. Finora le squadre inglesi non hanno avuto alcuna limitazione sul tesseramento di giocatori appartnenti a nazioni dell’Unione Europea e hanno potuto mettere sotto contratto tesserati extracomunitari solo se in presenza di requisiti che ne attestino la piena professionalità (tra cui anche le presenze in nazionale). Adesso l’intenzione della Premier League sarebbe quella di mantenere invariati questi regolamenti, anche di fronte all’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea: “Vogliamo capire meglio cosa succederà una volta concretizzato l’addio del Regno Unito all’Europa unita – ha spiegato un portavoce della Premier League – per noi è vitale che i nostri club possano continuare ad acquistare giocatori europei con la liberta di cui godono attualmente. Abbiamo avuto colloqui positivi col Governo riguardo all’importanza dell’accesso al mercato europeo per i nostri club e sui tanti benefici economici e culturali che una Premier League popolare a livello globale possa portare al Regno Unito”.
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