Jiang Lizhang, l’ex presidente del Parma Calcio 1913 declassato ad azionista di minoranza lo scorso 23 ottobre con la sua società Link, continua la battaglia per riconquistare i vertici del club emiliano. Con una nota, Link comunica di non avere solo sottoscritto l’aumento di capitale per l’attuale 30% del pacchetto azionario (come aveva comunicato lo stesso Parma Calcio 1913 una settimana fa) ma anche di avere depositato un ulteriore 30% considerandosi ancora azionista di maggioranza della società di calcio. Complessivamente Link avrebbe versato circa 7 milioni di euro, metà direttamente nelle casse del club e metà in deposito presso il notaio Napolitano & Caricato di Milano.
È questo l’ultimo atto del braccio di ferro fra Nuovo Inizio spa, la società che rappresenta un gruppo di imprenditori parmigiani, e il magnate cinese che accusa l’attuale maggioranza di aver compiuto “azioni illecite” e annuncia il ricorso a vie legali.
Jiang Lizhang fu eletto presidente il 31 maggio del 2017 dopo avere acquisito il 60% del capitale azionario proprio dalla cordata di imprenditori parmigiani, ma lo scorso mese di ottobre era ritornato in minoranza perdendo proprio il 30%. “Le complicazioni della burocrazia cinese successiva alla nuova normativa sui capitali esteri lo rendono inadatto a ricoprire un ruolo di maggioranza in un business iper
regolamentato come il calcio italiano – aveva spiegato Marco Ferrari, uno degli imprenditori parmigiani promotore della società – in questi mesi avevamo sopperito come azionisti di minoranza, oltre il nostro ruolo, ma alla fine abbiamo dovuto prendere atto della situazione ed esercitare i nostri diritti che avevamo previsto sin dall’inizio dell’accordo con lui”.
Nuovo Inizio si era mosso per gravi inadempienze contrattuali da parte di Lizhang che oggi, attraverso Link, replica che “ricorrerà alle vie legali per difendere i propri interessi e per dimostrare l’illiceità delle azioni intraprese dagli azionisti di Nuovo Inizio. In sua difesa, Link farà quanto possibile affinché il tribunale dichiari nulla la manovra eseguita da Nuovo Inizio, recuperando così il 30% delle quote del club che sono state illegittimamente prese”.
Attualmente il pacchetto azionario del Parma Calcio 1913 vede Nuovo Inizio al 60%, Link al 30% e Parma Partecipazioni Calcistiche (gruppo dell’azionariato popolare) al 10%. Presidente è stato eletto l’imprenditore Pietro Pizzarotti.
Nel dettaglio, Link spiega nella nota di aver sottoscritto lo scorso 11 gennaio l’aumento di capitale di Parma Calcio 1913 per un corrispondente 30% del capitale e di aver depositato presso il notaio Napolitano & Caricato di Milano ulteriori 3.517.911 euro, per sottoscrivere il 30% di capitale della società che Nuovo Inizio ha preso a Link. “La sottoscrizione – si legge nel comunicato diffuso ieri – dell’aumento di capitale è un’ulteriore conferma della fiducia di John Jiang nel progetto Parma 1913, come è stato dimostrato in modo evidente negli ultimi anni anche attraverso gli ingenti investimenti finanziari per il potenziamento del club e dopo l’insediamento di un gruppo dirigente altamente qualificato proveniente dal gruppo Hope. Questo impegno finanziario e personale è stato determinante per portare il club, attraverso una rapida e avvincente ascesa, dalla serie C alla serie A in soli due anni. Il 31 maggio 2017, Link aveva raggiunto un accordo con Nuovo Inizio per l’acquisto del 60% del capitale del Parma Calcio 1913, diventandone così azionista di maggioranza. A Nuovo Inizio era rimasto il 30% del capitale della società, mentre agli azionisti di minoranza il restante 10%. Tuttavia, il 23 ottobre, Marco Ferrari, mandatario di Nuovo Inizio, ha trasferito a fronte di soli 45mila euro, il 30% delle azioni del Parma Calcio a Nuovo Inizio, annunciando anche l’intenzione di vendere l’intero pacchetto ad un soggetto terzo. Link crede fermamente che il trasferimento della quota menzionata sia stato eseguito abusando di un mandato e che quindi sia illegale. Nuovo Inizio non è il legittimo proprietario di tale pacchetto azionario. Pertanto, se questo pacchetto venisse venduto a terzi si configurerebbe un ulteriore illecito”.
Link segnala che “ricorrerà alle vie legali per difendere i propri interessi e per dimostrare l’illiceità delle azioni intraprese dagli azionisti di Nuovo Inizio”. In sua difesa, Link farà quanto possibile affinché il tribunale dichiari nulla la manovra eseguita da Nuovo Inizio, recuperando così il 30% delle quote del club che sono state illegittimamente prese. Il che porterà nuovamente Link al 60% delle azioni del club. Link ricorda infine di aver investito oltre 25 milioni di euro nel Parma Calcio 1913 al fine di costruire in tempi brevi un club da Serie A, vincendo due campionati di serie consecutivi, e posizionando attualmente il club ad un buon livello di classifica. Link ritiene che i recenti cambiamenti nell’assetto dell’azionariato, nella presidenza e nella gestione di Parma Calcio 1913 sono stati ispirati da interessi disonesti e condotti in cattiva fede.