La Serie C raggiunge e supera la sua personalissima “quota 100”. Le penalizzazioni raggiunte dalle società partecipanti al campionato di terza serie vanno oltre i cento punti dopo gli ultimi provvedimenti. Nell’ultimo decennio, in sole due occasioni si era superato il limite dei 100 punti “tagliati” dalle classifiche dei gironi di Lega Pro e la stagione 2018/19 si va ad aggiungere alle precedenti edizioni del 2010/11 e 2011/12 con un totale di 107 punti decurtati in poco più di metà campionato. È il secondo peggior risultato del decennio, dopo il -125 del 2011. Il balzo indietro rispetto a un anno fa, quando il trend positivo degli ultimi anni venne stravolto, è evidente: nella scorsa stagione furono 68 i punti complessivi di penalizzazione per undici società, a cui includere i 6 comminati al Modena prima della radiazione.
Oggi le società ad essere certe dell’esclusione sono due e da sole portano in dote 50 punti di penalità. Al Pro Piacenza ne sono stati tolti 16, mentre il record spetta al Matera che ha chiuso la propria esperienza tra i professionisti con un emblematico -34. Entrambi i club hanno vissuto una stagione a dir poco agonica, nel tentativo di rinviare il più possibile la radiazione. Quella che sarebbe scattata in automatico alla quarta partita consecutiva non disputata, eventualità che il Matera ha cercato di scongiurare mandando in campo la Berretti fin quando ha potuto. Lo scorso 14 febbraio, dopo il quarto forfait di fila, è arrivata l’esclusione. Quattro giorni dopo, lo stesso verdetto è arrivato per la Pro Piacenza, che invece ha cercato invano di marcare presenza nell’ormai nota trasferta di Cuneo, alla quale si è presentata con otto calciatori a referto. Sette calciatori e un massaggiatore, a dirla tutta, con quest’ultimo inizialmente schierato al posto di un ragazzino privo di documenti (ritrovati a gara in corso e inserito in campo) e poi costretto a lasciare per infortunio. Non c’era neanche l’allenatore, ruolo assunto da un classe 2000 che in distinta era anche il capitano. Il 20-0 finale non è stato omologato e il Giudice sportivo ha disposto l’esclusione degli emiliani dal torneo.
I restanti 57 punti di penalizzazione sono suddisivi tra undici club in tutto lo Stivale. Gli ultimi ad essere stati sanzionati dal Tribunale Federale Nazionale sono il Cuneo e la Reggina, rispettivamente con 8 e 6 punti di penalità per inadempienze Covisoc. Con queste decisioni, il Cuneo porta a 23 punti complessivi la propria penalizzazione ed è ultimo nel girone A, mentre per la Reggina in tutto sono 8 i punti decurtati in stagione, quanto basta per finire fuori dalla corsa playoff nel girone C. Entrambi i gironi sono i due maggiormente colpiti dai provvedimenti federali, mentre nel girone B solo la Triestina è stata sanzionata con un punto di penalizzazione. Nel girone A, in totale, “mancano” 56 punti: ai 16 del Pro Piacenza e ai 23 del Cuneo si aggiungono altri 16, comminati alla Lucchese, e il -1 dell’Arzachena. Tutti povvedimenti che colpiscono squadre di bassa classifica, mentre il girone C ha una distribuzione ben più omogenea da questo punto di vista. Si va dal -1 per Juve Stabia e Trapani, rispettivamente prima e seconda, fino al -34 del Matera (già escluso) e al -2 del Rieti in zona retrocessione. In mezzo, il -1 del Rende e il -2 del Monopoli in zona playoff, il -1 del Siracusa alle soglie della zona playout e il già citato -8 della Reggina, per un totale di 50 punti mancanti in tutto il girone.